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Lo strano caso del ginecologo per maschi

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Un ginecologo viene denunciato in Francia per non aver voluto visitare una paziente trans: “Non ho le competenze necessarie”. E scoppiano le polemiche…

Nel mese di luglio la trans Rikkie Valerie Kollé è stata eletta Miss Olanda. La vittoria ha scatenato veementi polemiche, anche perchè la giuria ha motivato così la sua scelta: «Ha una storia forte e una missione chiara». Come dire che hanno forzato i canoni estetici per affermare un diritto. Era già successo nel 2018, quando la modella trans Ángela Ponce divenne Miss Spagna. Ci sta. L’estetica e i diritti sono figli dei tempi e dei luoghi: essendo convenzioni umane, possono cambiare a seconda delle latitudini e nel giro di una manciata di anni.

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Diverso è quando si cerca di forzare la natura, che non è una convenzione umana, tipo nello sport. Laurel Hubbard, neozelandese nata come Gavin, da uomo nel sollevamento pesi non vinse mai nulla a livello internazionale. Rientrata nel circuito da donna, benchè in tarda età fece incetta di medaglie: un argento mondiale e due ori ai Giochi del Pacifico. Non è difficile capirne il motivo: puoi avere gli stessi diritti a gareggiare di una donna, ma hai comunque la forza di un uomo.

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Sicchè si sono sollevate alcune critiche, anche se inizialmente piuttosto sommesse, in nome di un politicamente corretto che ormai rende ciechi e porta a negare anche l’evidenza. La stessa cosa è successa per Lia Thomas nel nuoto, 554° a livello nazionale quando gareggiava tra gli uomini e poi vincitrice di un titolo collegiale americano tra le donne. E ancora per Austin Killips, diventata la prima atleta trans a vincere una gara del calendario ufficiale Uci. Inga Thompson, tre volte medaglia olimpica, è infine sbottata: «L’Uci sta uccidendo il ciclismo femminile». E qualcuno ha finalmente capito che un conto sono i diritti, assolutamente legittimi, e un altro la natura.

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A marzo Sebastian Coe, presidente della federazione mondiale di atletica leggera, ha stabilito che alle competizioni femminili potranno partecipare d’ora in avanti solo le atlete trans che abbiano cominciato la transizione prima della pubertà, ovvero prima che ossa, muscolatura e capacità cardiovascolari differenzino sensibilmente uomini e donne. Non che valga così per tutti gli sport. Martina Navratilova, una delle più grandi tenniste di sempre e icona gay (tra le prime nello sport a fare outing, dichiarandosi lesbica) si è recentemente scagliata contro le atlete trans nel suo sport parlando della vittoria di alcuni tornei femminili over 55 da parte Alicia Rowley, nata uomo. Su Twitter non ha usato mezze misure: «Il tennis non è per maschi falliti, qualunque sia l’età».

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Così, proprio lei, paladina dei diritti degli omosessuali, è stata accusata di transfobia. Perchè il re è nudo, ma nessuno lo deve ammettere. Nella confusa corsa ai diritti del mondo trans, episodi surreali del politicamente corretto si sono registrati in Gran Bretagna, dove uno stupratore seriale ha cambiato nome in Karen White, si è fatto trasferire nella sezione femminile della prigione e ha ovviamente violentato due detenute. E ad Alicante, in Spagna, dove un carcerato, approfittando della nuova legge di Madrid, ha deciso di «percepirsi donna»: non appena entrato in una cella femminile ha messo incinta la malcapitata che si trovava con lui.

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L’apoteosi della demenza si è però raggiunta in Francia, dove in nome dei diritti vogliono forzare anche la scienza, che però non si basa su convenzioni umane, nè su opinioni. Vittima il dottor Victor Acharian, ginecologo di Pau, che ha risposto così ad una trans che lo aveva criticato su Google per non averla visitata: «Signora, sono un ginecologo e mi occupo di donne vere. Non ho le competenze per trattare con gli uomini, anche se si sono rasati la barba e sono venuti a dire alla mia segretaria che sono diventati donne». Brutale, ma sincero.

D’altra parte il ginecologo si occupa di patologie dei tessuti e degli organi femminili. E dopo l’operazione di cambio del sesso da uomo a donna di tutto questo non c’è traccia: la pelle utilizzata è quella maschile, viene mantenuta la prostata, non sono possibili gravidanze. Morale? È stato attaccato su Twitter e denunciato in tribunale da un’associazione per discriminazione. Ogni commento appare superfluo.

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