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Non lasciate solo Alessandro Moneti

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Non c’è pace per Alessandro Moneti, investito da un pirata della strada che non fu mai individuato: rimasto su una carrozzina, il padre lasciò il lavoro per prendersi cura di lui. Ma la famiglia ha perso la casa

Il giovane, grazie ad una neurofisiatra croata, ha raggiunto risultati incredibili e continua a migliorare. Ma il 31 marzo è previsto lo sfratto: eppure gli basterebbero due 2 mesi di tempo per entrare nella nuova abitazione.

Nel processo sull’incidente è seguito dall’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus, che a Cronaca Vera dice…

alessandro moneti

Il 31 marzo potrebbe essere l’ennesima giornata drammatica per la vita sua e della famiglia. Alessandro Moneti, 25 anni, di Pesaro, vide crollare tutto una notte del 2014, in via Gradara, quando fu investito da qualcuno mentre era a bordo del suo scooter. E se non fosse stato per Francesca, una donna che passava di lì in auto e i cui fari illuminarono le sue scarpe bianche, sarebbe morto dissanguato.

Il giovane è rimasto su una carrozzina, ma ha fatto straordinari e davvero incredibili progressi. Il padre ha così rinunciato al suo lavoro di un tempo e insieme al resto della famiglia ha aperto un’azienda agricola per continuare a stargli accanto 24 ore al giorno. Ma i costi delle cure hanno portato a temporanei problemi economici, che hanno causato la confisca della casa, venduta all’asta e aggiudicata a una nuova proprietaria.

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Dopo una serie di appelli sui giornali, si è mosso il sindaco, che ha trovato loro una sistemazione dal primo giugno in un appartamento che necessita però di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche: «Purtroppo, nonostante l’intervento del Prefetto, la nuova proprietà non vuole attendere la liberazione dell’immobile oltre il 31 marzo». Sono le parole dell’avvocato Domenico Musicco, presidente dell’Associazione Vittime Incidenti Stradali, che ha preso a cuore il caso e segue il processo sull’incidente.

alessandro moneti

I PROGRESSI DI ALESSANDRO MONETI

Ex nuotatore e giocatore di basket, Alessandro ha raccontato al Corriere della Sera: «A seguito dell’incidente in moto, mi è stata riscontrata una serissima lesione spinale: sono su una sedia a rotelle». Una situazione terribile, come ci conferma papà Giuseppe: «Fece 18 mesi di ospedale tra Milano e Bergamo. Non respirava da solo e quando lo riportai a casa non riusciva nemmeno a restare seduto. Io avevo un’azienda di trasporti. E fu tramite un passaparola che venni a sapere del centro di riabilitazione neurologica Fisioplazibat International, nel Maceratese, della dottoressa di origine croata Sanja Plazibat. Disse che lavorando sodo, ci sarebbero stati miglioramenti».

alessandro moneti

Ma quanto grandi è addirittura stupefacente a dirsi: «Morale: oggi mio figlio non prende farmaci e si sposta e si solleva da solo su una carrozzina. Ha riacquistato l’uso delle braccia e avverte sensibilità alle gambe». Ma servono quattro ore di palestra al giorno, 300 km al dì che il padre fa per portarlo alla riabilitazione: «All’inizio lasciai la mia azienda, perchè mi prendeva ormai troppo tempo. Andai così a lavorare come dipendente, ma la legge 104 non bastava per gli impegni. Così abbiamo deciso di aprire l’azienda agricola Dal Nonno Giorgio, sui campi che erano di proprietà del nonno».

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Dentro, ci lavorano tutti: anche il fratellino di 4 anni dà una mano. Alessandro si occupa di contabilità, ma vorrebbe usare un trattore che però, per le modifiche necessarie, verrebbe a costare 156 mila euro. Sono stati gli amici e i genitori del fratellino a far partire la raccolta fondi per esaudirne il sogno.

domenico musicco

LO SFRATTO ESECUTIVO

Ma i problemi economici sopravvenuti senza che mai il giovane fosse risarcito per l’incidente, hanno portato alla confisca della casa, già aggiudicata. Lo sfratto è stato al momento rinviato. La famiglia si è rivolta al noto avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus, che ora segue il processo sul pirata della strada e che ha fatto un appello in tv: «Grazie all’impatto mediatico è finalmente stato trovato un testimone che, letti gli articoli dei giornali che parlavano dell’incidente, si è ricordato di quella maledetta notte.

alessandro moneti

Ora è atteso in aula per la prossima udienza, il 18 maggio a Pesaro. Speriamo ci possa così essere una svolta nel processo. E finalmente l’indennizzo del Fondo delle vittime della strada. Ma bisogna evitare che Alessandro e i suoi cari si trovino nuovamente in difficoltà. Questa situazione ha dell’incredibile e francamente due mesi di attesa non mi pare possano cambiare la vita di nessuno. Altrimenti mi auguro si trovi comunque una soluzione. È in gioco la credibilità delle istituzioni».

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