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Amber Heard, l’ultima, orrenda recita contro Johnny Depp: “Mi violentò”

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Amber Heard alza il tiro. Non solo Johnny Depp l’avrebbe regolarmente picchiata, ma l’avrebbe pure violentata. Ma contro di lei ci sono proprio i suoi audio in cui umiliava il marito e ammettava di pestarlo. E pure un coltello…

amber heard

Amber Heard alza il tiro. Dopo aver licenziato tutti i suoi pr per i titoli negativi dei giornali usciti su di lei, ha deciso di giocarsi il tutto per tutto contro Johnny Depp. Anche perché, in ballo, ci sono 50 milioni di dollari che lui le ha chiesto come danni per diffamazione. E se c’è una cosa cui l’attrice tiene particolarmente questa è il denaro.

All’epoca del divorzio, promise infatti che avrebbe donato all’American Civil Liberties Union metà dei 7 milioni di dollari proventi della separazione. Secondo il Daily Mail ne ha dati soltanto 1,3, quasi la metà dei quali versati peraltro dal fondatore di Tesla Elon Musk, con cui ebbe una relazione.

Johnny Depp e Amber Heard, come sono andate le cose nella prima parte del processo – GUARDA

johnny depp

Due giorni di lacrime

Per due giorni Amber Heard ha raccontato tra le lacrime le sue sventure con l’ex Pirata dei Caraibi, esordendo così: «Faccio fatica a trovare le parole per descrivere quanto questo sia doloroso. È orribile per me stare qui per settimane e rivivere tutto».

Poi, è stato un crescndo dietro l’altro. Racconta di botte subite, di minacce patite con bottiglie di vetro, di schiaffi presi in pubblico e ora pure di una violenza sessuale, che sarebbe avvenuta in Australia nel marzo 2015: «A un certo punto lui era sopra di me e gridava: “Ti odio! Hai rovinato la mia fottuta vita!” Lo guardavo negli occhi e non lo riconoscevo. Non sono mai stata così spaventata in vita mia… A un certo punto ho sentito pressione sull’osso pelvico e sentivo il suo braccio che si muoveva. Sembra come se mi stesse prendendo a pugni, ricordo sono che volevo stare immobile. La stanza era piena di bottiglie e di bicchieri in frantumi e mi ricordo che non volevo muovermi perché non sapevo se era rotta, non sapevo se la bottiglia che aveva inserito dentro di me era rotta».

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johnny depp

Amber contro Amber

Gli avvocati del divo di Hollywood, in attesa del controinterrogatorio, si sono limitati a dire a People: «Il racconto di Amber Heard ha continuato a crescere con nuovi e convenienti particolari, ma i ricordi di Depp sono rimasti esattamente gli stessi nei sei dolorosi anni da quando sono state fatte le prime accuse». Mentre Johnny ha ironizzato: «Amber Heard ha fatto negli ultimi due giorni la performance della sua vita».

Ma non deve essere facile mantenere la calma.

Anche perché le nuove gravissime accuse contro l’attore, quelle di violenza sessuale, arrivano solo adesso in aula, non da denunce pregresse (manco a mezzo stampa), non da referti medici. E ci potrebbe anche stare se il contesto fosse diverso. Se, ad esempio, i lividi che Amber mostrò al mondo e che ha giurato di aver coperto con un prodotto ad hoc della Milani Cosmetics non fossero risultati più che dubbi: dato che quel prodotto, secondo la stessa Milani Cosmetics, uscì un anno dopo la presunta aggressione.

Ma contro l’Amber che piange come vittima sacrificale in tribunale c’è l’Amber degli audio registrati di nascosto dall’ex.

amber heard
I presunti lividi di Amber Heard

Ma quando mai una vittima di abusi domestici e violenza sessuale si rivolge al suo carnefice così?:

«Non ti ho preso a pugni. Mi dispiace di non averti colpito in faccia con un vero schiaffo. Ti stavo picchiando, non ti stavo prendendo a pugni… Scusa se ti ho colpito così, non ti ho preso a pugni. Ti stavo colpendo, cazzo. Non so quale fosse il reale movimento della mia mano. Stai bene? Ti ho fatto male, non ti ho preso a pugni. Sei un fottuto bambino! Cresci Johnny!»

Ma quando mai una vittima terrorizzata dice questo al suo aguzzino?:

«Sei uno smidollato… Perché non vai a farti fottere. Vecchio pezzo di merda avaro». 

Quando mai una donna che vive nella paura umilia così il proprio marito padrone in questo modo, parlando del figlio?:

«Spero che il suo nuovo patrigno gli insegni cosa significhi essere un uomo».

E infine, quando mai, la vittima, dopo aver mozzato un dito al suo carnefice scagliandogli addosso una bottiglia di vodka, invece di scappare a gambe levate gli dice questo?:

«Dì al mondo Johnny, digli io, Johnny Depp, un uomo, sono vittima di violenza domestica. E guarda quante persone ti crederanno o ti sosterranno… Perché tu sei grosso, sei molto più grosso e più forte. Quindi, quando dico che pensavo che potessi uccidermi, non importa se hai perso un dito».

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Il coltello regalato da Amber Heard

Potrebbe bastare questo a chiudere il processo. Invece abbiamo visto pure foto con la faccia gonfia, ma di lui, non di lei. È stato appurato, e anche in questo Amber è stata smentita da un testimone, che sul letto di Johnny furono fatte ritrovare delle feci. Picchiato, umiliato, deriso. E questo sarebbe l’uomo violento?

Ma forse ancora più surreale è la testimonianza della psicologa di Amber, Dawn Hughes, che va in aula e dà per scontato che tutto ciò che le ha riferito l’attrice sia vero: «Quando era ubriaco o fatto di droga, la gettava sul letto, le strappava la camicia da notte e cercava di fare sesso con lei». E dunque gli atteggiamenti dell’attore le avrebbero provocato uno stress post traumatico.

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Poi però gli avvocati del divo le mostrano un coltello con una scritta in spagnolo “fino alla morte”. Lo regalò Amber, la presunta vittima, a Johnny, il presunto aguzzino. E le chiedono: «Perchè, se aveva paura di lui, gli regalava qualcosa che poteva essere usato come arma?»

«C’è un contesto…» risponde lei. Ma non precisa quale.

Perché certo è piuttosto bizzarro che una che viene pestata regolarmente, abusata e violentata regali proprio un coltello al suo carnefice, no? E peraltro con la scritta “fino alla morte”. Cos’avrebbe voluto dire: “dammene ancora? Ammazzami?”

AMBER HEARD

Le cose, insomma, sembrano piuttosto chiare. Glielo regalò perché l’ultima cosa che avrebbe mai potuto provare era la paura del suo ex, uno che, contrariamente a quanto è stato raccontato per anni, insultava, umiliava e picchiava. Certa che nessuno avrebbe mai creduto ad un caso di violenza domestica al contrario. E il bello è che, come abbiamo visto, glielo diceva pure, a mo’ si sfottò.

Ora, è vero che dai processi in America ci si può attendere di tutto. Ma si è mai vista una farsa del genere?

Manuel Montero

L’ultimo libro di Manuel Montero è “Wuhan – virus, esperimenti e traffici oscuri nella città dei misteri”, uscito in allegato a Il Giornale e disponibile in ebook per Algama, QUI

 

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Manuel Montero

Manuel Montero scrive da vent’anni per diversi settimanali nazionali. Ha pubblicato nel 2019, per Algama, Fenomeni Paranormali Italiani, in cui ha raccontato storie di cronaca, fatti ed eventi apparentemente incredibili, raccolti in prima persona negli anni sulla Penisola. In allegato a Il Giornale (e in ebook per Algama) sono invece usciti i volumi Telefilm Maledetti, dove l’autore narra la triste fine di alcuni dei più amati protagonisti di telefilm degli anni Settanta e Ottanta. E Wuhan - Virus, esperimenti e traffici oscuri nella città dei misteri.

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