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Come Carol Maltesi: Gretta messa in valigia e sostituita sui social dal killer

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Carol Maltesi, le inquietanti analogie con il delitto dell’influencer russa Gretta Vedler

L’ex fidanzato l’ha strangolata, messa in valigia e gettata a centinaia di chilometri di distanza. Poi, per mesi, si è sostituito a lei sui social

Si pensava fosse scomparsa per i suoi post contro Vladimir Putin. Invece il caso si è risolto grazie ad un amico blogger ucraino

La ricostruzione del caso nell’approfondimento di Cronaca Vera

carol maltesi
Carol Maltesi, la 26enne uccisa da Davide Fontana, che poi si è sostituito a lei per messaggiare con amici e famigliari

C’è un delitto molto simile a quello di Carol Maltesi in Russia. E fa riflettere su quanto sia facile oggi per un assassino, sostituirsi ad un altro nel momento in cui si ottengono le credenziali per accedere ai social

MOSCA – Gretta Vedler era una bellissima influencer russa di 23 anni. Una che diceva sempre ciò che pensava e che non le mandava certo a dire. Non aveva paura nemmeno di alzare il tiro contro Vladimir Putin, che non ha mai troppo amato la libertà di opinione.

Contro lo zar Gretta si scagliava sui social con frasi tipo queste: «Considerato che Putin ha subito molte umiliazioni durante l’infanzia, e che non poteva difendersi a causa della sua fisico gracile, non sorprende che abbia lasciato la scuola di legge e si sia unito al KGB. Queste persone sono timide e paurose fin dall’infanzia, hanno paura del rumore e dell’oscurità, degli estranei, quindi trattano tutti con cautela e sviluppano moderazione e mancanza di comunicazione fin dall’inizio. Presumo che in lui si veda una chiara psicopatia o sociopatia».

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E ancora, altro post dedicato a Putin: «Per gli psicopatici, è importante sperimentare costantemente un senso di pienezza e acutezza della vita, quindi amano il rischio, le esperienze intense, la comunicazione intensa, l’attività intensa – una vita intensa e dinamica». Poi, un giorno, Gretta Vedler sparì nel nulla. O meglio: le sue foto continuavano ad apparire sui social, ma nessuno riusciva più a contattarla.

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GRETTA VEDLER

IL SOSPETTO

Cosa era successo a Gretta? Perché apparivano ancora le sue foto, ma non più le invettive contro Putin? Qualcuno ha pensato subito che fosse stata messa a tacere. Qualcun altro, in maniera più arzigogolata, che il regime si fosse liberato di lei usando modi spicci, simulando che fosse però sempre pronta a postare le proprie immagini.

Sospetto ancora più forte in questi giorni se si fa mente locale sul fatto che, dopo l’invasione Ucraina, il Cremlino ha emanato una nuova legge con cui si punisce fino a 15 anni chi diffonde fake news sulla guerra. Tradotto: chi racconta notizie che vanno contro il regime autocratico di Mosca.

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Noto il caso della giornalista di Channel One Marina Ovsyannikova, che, dopo aver esposto un cartello di protesta nella tv di Stato in cui lavorava, è sparita dai radar per diverse ore, prima di riapparire in tribunale. Dove è stata condannata ad una multa di meno di 300 euro. Adesso sostiene tuttavia di aver paura per la sorte dei propri figli e di finire vittima di qualche “incidente”. Possibile dunque che il Cremlino si fosse sbarazzato di Gretta senza che nessuno ne sapesse più nulla?

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Marina Ovsyannikova
Marina Ovsyannikova espone in tv il cartello di protesta contro la guerra in Ucraina

LA CONFESSIONE

Strano, perché comunque in carcere sarebbe risultata. In tutto questo non ci sono notizie di allarme della famiglia e non si sa molto altro della vita privata della vittima. Di fatto, le cose sono andate in maniera molto diversa. Un blogger ucraino di Kharkiv, Evgeniy Foster, amico di Gretta, non riuscendo più a parlare con lei ha convinto un amico di Mosca ad andare alla polizia.

Sono così partite le indagini, giunte ad una svolta terribile quando, a quattrocento chilometri da Mosca, è stata trovata dentro un’auto parcheggiata a Lipetsk una valigia: dentro c’era il cadavere dell’influencer.

Sotto torchio è finito il fidanzato Dmitry Korovin, coetaneo della vittima, che ha confessato di averla strangolata.

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gretta-vedler

LA SOSTITUZIONE DEL KILLER

Accadde a gennaio 2021, dopo che l’influencer aveva previsto l’intenzione di Putin di espandere i territori la Russia. Ma fu solo una terribile coincidenza: Dmitry sostiene di averla uccisa non per motivi politici, ma al termine di una lite per gelosia e per denaro.

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Ha dormito tre notti in una stanza d’albergo insieme al corpo senza vita di lei. E ha studiato un piano per salvarsi dal carcere: l’ha messa in valigia, caricata in macchina, guidato per centinaia di chilometri per poi abbandonarla insieme all’auto.

gretta vedler

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Era stato lui a pubblicare per mesi le immagini della compagna sui social, per depistare le indagini e lasciando intendere che Gretta fosse viva e felice. Non aveva calcolato le amicizie della ragazza, capaci di muoversi pure dal fronte della guerra, in quella Kharkiv bersagliata dai missili di Mosca.

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