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Plasma iperimmune, chi vuole fermare Giuseppe De Donno? “Ogni sacca salvavita costa appena 82 euro a paziente”

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Lo pneumologo di Mantova, dove non si muore da un mese, teme una battaglia all’unica cura che non ha fatto registrare vittime da coronavirus: 48 pazienti su 48 salvi. Il medico: “I professori che parlano in televisione, condizionano la classe politica senza avere le basi scientifiche”

 

di Manuel Montero

Il plasma iperimmune funziona. È una tecnica antica e molto collaudata. Non è un farmaco, ma sta salvando un sacco di vite. Lo abbiamo già raccontato e abbiamo parlato anche di come a Mantova, dove lo si usa, è stata salvata Pamela Vincenzi e la bimba che porta in grembo, unico caso al mondo.

Proprio per quell’incredibile salvataggio, al posto di un premio, hanno chiesto una verifica nientemeno che i Nas, poichè non sono previste infusioni in donne in stato interessante: «Non so perché i Nas si siano interessati della vicenda della donna incinta. – ha dichiarato il direttore generale dell’Asst di Mantova, Raffaello Stradoni al quotidiano Il Mattino – Il protocollo sperimentale è rigido e consente il trattamento solo su alcuni pazienti con determinate caratteristiche. Ma quel caso rischiava di finire male e, quindi, abbiamo proceduto, salvando due vite».

Ora il primario di pneumologia di Mantova, Giuseppe De Donno lancia l’allarme sui media locali, perché teme che qualcuno voglia frenare sull’unica cura che si attiva sul virus: «L’Italia è un paese strano, commenta De Donno, che si affida agli Universitari, i quali nel corso di questo evento le hanno sbagliate tutte (non dimentichiamo che inizialmente Burioni escludeva categoricamente che il virus potesse arrivare in Italia). Ho sentito le dichiarazioni del professor Vitali, continua De Donno, che ha condizionato pesantemente la giunta emiliana nel non utilizzare il plasma. Secondo me sarebbe meglio che i politici sentissero di più gli ospedalieri cioè quelli che vivono a contatto con le malattie. Sto cercando, con fatica, di creare un Polo di ricerca indipendente ed etico perché ormai non se ne può più di questi Universitari che fanno ricerca con fondi esclusivamente privati e di conseguenza fortemente condizionata. I medici devono poter portare avanti una ricerca indipendente sovvenzionata dalle Istituzioni, dai Ministeri, dalla Comunità Europea, dalle Regioni, anche da privati cittadini, fatta da medici e dottori in prima linea non da quelli che passano il tempo nei salotti. Sono veramente stupito che ci siano ancora delle ostinazioni su questo campo: stiamo parlando di salvare vite. Però se i pazienti non si guardano negli occhi, come facciamo noi che passiamo 16 ore in ospedale, che Protocollo vuoi disegnare?»

Ma c’è davvero qualcuno che vuol fermare una pratica in uso da oltre cento anni che sta salvando decine di persone e che non ha al momento alcuna alternativa? Una pratica che costa molto meno di un qualsiasi farmaco e che può contare sul plasma gratuito di migliaia di persone guarite che hanno sviluppato gli anticorpi? Questo è ciò che pare trasparire dalle parole del medico. Che non le manda certo a dire: «I professori che parlano in televisione, condizionano la classe politica senza avere le basi scientifiche e questo è qualcosa sul quale bisogna intervenire pesantemente. Sono un uomo libero, che in questo momento ha sul tavolo 18 proposte di lavoro: ostinatamente voglio rimanere a lavorare in Italia ma si capisce bene che se mi porteranno all’esasperazione sarò costretto ad accettare una di queste offerte per continuare a vivere e a lavorare serenamente».

E sulla sua pagina Facebook, lo pneumologo attacca: «Ogni giorno leggo cose assurde sulla terapia col plasma, vere e proprie fake news portate avanti da chi con la medicina ha poco o nulla a che fare. Non abbiamo avuto un effetto collaterale, non abbiamo avuto una reazione avversa a nessuno dopo la trasfusione ricevuta, tutti gli indici di infiammazione si sono ridotti drasticamente, i sintomi migliorati. E questo è avvenuto in tutti i 48 pazienti che hanno preso parte allo studio della terapia. Altro fake è ritenere questa terapia costosa: FALSO! Ogni sacca da 600 ml costa 164€, quindi ogni sacca dose-paziente costa 82€. Se tutto questo è troppo per salvare una vita, forse io davvero non ho capito nulla della medicina».

Manuel Montero

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Manuel Montero

Manuel Montero scrive da vent’anni per diversi settimanali nazionali. Ha pubblicato nel 2019, per Algama, Fenomeni Paranormali Italiani, in cui ha raccontato storie di cronaca, fatti ed eventi apparentemente incredibili, raccolti in prima persona negli anni sulla Penisola. In allegato a Il Giornale (e in ebook per Algama) sono invece usciti i volumi Telefilm Maledetti, dove l’autore narra la triste fine di alcuni dei più amati protagonisti di telefilm degli anni Settanta e Ottanta. E Wuhan - Virus, esperimenti e traffici oscuri nella città dei misteri.

Un commento

  1. Finalmente !!!
    FOCUS sulla sporca congrega farmaceutica!!!
    Bravo Montero!
    Fai luce su ci mangis sul Virus e ns vite, fossanche rx- carica Stato! Svergognamoli TUTTI!!
    ANCORA GRAZIE

    PS E POI UNO DONA E DUE DUE! SOPRAVVIVONO!!
    E SI PUÒ CONGELARE!

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