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Coronavirus, l’inquietante lettera di due medici dalla Zona Rossa del contagio

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Questa lettera è giunta alla Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici. Ed è scaricabile dal portale. E’ dunque assolutamente autentica e rappresenta un documento inquietante sullo stato di abbandono in cui versano i cittadini della Zona Rossa.

 

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Al di là degli allarmismi e di chi prova a tranquillizzare, è sconcertante quanto sta accadendo a Lodi. Ogni commento appare superfluo.

Qui, la mappa in tempo reale sui numeri del Coronavirus.

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La lettera

(la trovate in forma riassuntiva sul portale della Federazione e la potete scaricare in maniera integrale da questa pagina ):

 

Buongiorno, siamo le colleghe OMISSIS e OMISSIS da OMISSIS, epicentro dell’epidemia. Siamo in quarantena da venerdì. Per senso di responsabilità abbiamo deciso di non muoverci dall’ambulatorio per poter rispondere alle centinaia di chiamate che da venerdì e soprattutto sabato e domenica hanno affollato i nostri telefoni, per alleggerire il gravoso lavoro degli altri operatori. Tutti i pazienti che abbiamo visitato a domicilio da gg 10/2 per patologie respiratorie sono risultati positivi al coronavirus. Personalmente 7! E 6 la mia collega.

DUE DI QUESTI SONO GIA MORTI E 6 DI CUI ABBIAMO NOTIZIA SONO IN RIANIMAZIONE. Quindi niente allarmismi ma neanche stupide rassicurazioni! altrimenti perché il presidente Fontana interrompe una riunione per un positivo! Da quando in qua si interrompono le riunioni per un’influenza!

A OMISSIS siamo 4 MMG su 6000 abitanti! 3 siamo in quarantena, 1 è ricoverato OMISSIS positivo da venerdì. Già da domenica abbiamo segnalato la situazione al dr. OMISSIS e trovato due medici disponibili ad aiutarci! Ne avete contattato e mandato uno solo, su due paesi, con DUE mascherine in dotazione! noi da remoto facciamo tutte le ricette, ma tutto il personale della farmacia è in quarantena e le titolari poverette forniscono un paziente per volta dalla finestra (fortuna che non piove) con code chilometriche!!! Il collega mandato, nonostante i cartelli, ieri si è trovato in ambulatorio un paziente febbrile e dispnoico, come poteva non visitarlo. È sceso il 112 adeguatamente protetto, lui colla sua unica mascherina si è dovuto pulire la sala d’attesa!!!! La mia collega qui con me in ambulatorio ha fatto il tampone domenica 23 e ancora non sa il risultato! Abbiamo pazienti con polmoniti da Coronavirus accertati lasciati a domicilio perché non gravi, ma devono essere visitati!!!! anziani malati, oncologici a domicilio a cui hanno annullato tutte le visite e si sentono abbandonati!

CHIEDIAMO

– un medico dotato di adeguate misure di protezione che possa visitare anche i febbrili

– la riapertura del Pronto Soccorso di zona (Codogno o Casale) e dei laboratori analisi. Lodi scoppia! Ho vissuto altre emergenze e sempre si aprono ospedali sul campo, qui ne abbiamo 2 semivuoti e sono stati chiusi! Che spreco di tempo e risorse far percorrere alle ambulanze 17 km, con due ospedali in zona rossa a 2 km!!!

-obbligare gli ospedali vicini a farsi carico dei pazienti gravi, specie oncologici, non positivi

-METTETEVI D’ACCORDO. OMISSIS afferisce per posizione geografica su ospedali di Crema, Piacenza e Lodi e Cremona! Ce ne fosse uno che si comporta uguale all’altro

-METTETE TUTTI I Medici di Medicina Generale ANCORA SANI IN CONDIZIONI DI NON AMMALARSI!!!!

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