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Umberto Tozzi, sull’ex compagna morta: “L’ho perdonata per il male che ha fatto a me e a nostro figlio”

Il cantante non commenta la fine della donna che ispirò i suoi successi

Serafina Scialò, l’ex compagna di Umberto Tozzi, è stata trovata morta nella sua casa di Udine. Il cantante non ha voluto commentarne la scomparsa, ma tiene a precisare: “L’ho perdonata per il male che ha fatto a me e a nostro figlio”.

UNA DONNA SOLA – Serafina era evidentemente una donna ormai sola, collaboratrice scolastica all’istituto Educandato Uccellis di Udine. Nn si presentava più sul posto di lavoro dalla fine delle vacanze natalizie. E sono stati infine i colleghi a preoccuparsi e a dare l’allarme: i carabinieri e i vigili del fuoco hanno fatto irruzione nel suo appartamento trovandone il corpo esanime, deceduta per cause naturali.

MUSA ISPIRATRICE – Eppure ci fu un tempo in cui, giovanissima, ispirava i più grandi successi di Tozzi: da Donna amante mia a Tu, da GloriaTi amo fino a Stella Stai. Dell’artista fu la compagna dal 1979 al 1984. Non si sposarono, ma ebbero un figlio, Nicola Armando.

L’HO PERDONATA – Raggiunto dal Corriere della Sera, l’artista non ha voluto commentarne la fine, limitandosi ad alcune precisazioni che non lasciano spazio a parole di dolore: “L’ho perdonata per tutto il male che ha fatto a me e a nostro figlio”.

L’ASSEGNO – Quando i due si separarono, Serafina si rifiutò più volte di fargli incontrare Nicola Armando e si rese necessario l’intervento del giudice, con esposti e ricorsi. Al quotidiano di via Solferino, il cantante, in merito alla notizia della sua scomparsa, affida solo poche frasi: “Avrei potuto mandarla in galera per i soldi di cui si è appropriata. A suo tempo le avevo firmato due assegni in bianco per pagare dei fornitori. Lei li mandò all’incasso: uno era di 100 milioni, l’altro di 350 milioni di lire. Il giudice Mastrota, ricordo ancora il suo nome, era pronto a spedirla in galera con tre capi di imputazione fra cui truffa e appropriazione indebita. Ma anche se mi aveva lasciato sul lastrico io rinunciai all’azione penale: era la madre di mio figlio”.

IL COMMENTO DI RICCARDO FOGLI – Riccardo Fogli, amico e collega di Tozzi, commenta invece: “È una fine molto triste. Essere la ex di una star e guadagnarsi da vivere facendo le pulizie in una scuola. La vita è strana e spesso spietata. Morire da soli così… Mi spiace per Umberto che è una persona buona e sensibile e un caro amico. La Scialò è stata un pezzo importante della sua vita di uomo e di artista”.

 

 

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