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Lecciso: “Non mi faranno diventare nemica di Romina”

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loredana lecciso

In esclusiva per Stop Loredana Lecciso commenta le ultime indiscrezioni uscite nei giorni scorsi sui giornali e che vorrebbero lei e Romina Power ai ferri corti, con tanto di scambio di battute al veleno. In questa lunga chiacchierata, inoltre, Loredana ci racconta anche del suo rapporto con Albano e di come trascorrerà il Carnevale insieme ai suoi due splendidi bambini, Albano jr. e Jasmine, tra dolci tipici cucinati insieme e la scelta delle maschere da indossare.

Allora, tu e Albano siete sempre insieme felici e contenti, ufficialmente una coppia in piena regola?

«Sì, diciamo di sì! È un periodo molto complesso da questo punto di vista. Poi, sai, i bambini crescono e più passano gli anni e maggiormente noi genitori tendiamo a dare spazio a loro più che a noi».

Albano ti ha anche chiesto di sposarlo. Ti ha sorpreso questa sua richiesta?

«Sì e mi ha fatto molto piacere, anche più di quella che mi aveva fatto tredici anni fa, perché più ragionata e legata molto anche ai nostri figli. In tanti anni di errori ne abbiamo commessi tanti, sia io che lui, anzi ne ho commessi più io che ho meno esperienza, però questa sua richiesta me l’ha fatto apprezzare ancora di più anche come padre».

A proposito: come commenti le presunte dichiarazioni che Romina avrebbe fatto su di te? A proposito del concerto di Mosca…

«Le ho lette, ma non credo che Romina abbia potuto dire quelle cose negative su di me. Ritengo piuttosto che ci sia stato un fraintendimento e che qualcuno abbia capito e riportato male. Almeno me lo auguro».

Si è scritto anche di una vostra presunta lite sul vestito da sposa… Che tu avresti avuto intenzione di imitare…

«Anche quella polemica voglio pensare che sia nata soltanto da chiacchiere senza alcun fondamento».

Quindi, anche per spegnere le polemiche, come definiresti il tuo rapporto con Romina Power?

«Io ho sempre avuto grande rispetto per lei, a differenza di quello che magari le altre persone vorrebbero. Tutti sperano che siamo una contro l’altra, ma io come ho sempre detto non ho nulla contro Romina. E mi dispiace leggere o sentire il contrario. Allo stesso modo mi auguro che lei non abbia alcunché contro di me».

Cambiando argomento e tornando alla tua bella famiglia: sei pronta per il Carnevale? Che cosa preparerai di buono per i tuoi bambini?

«Le chiacchiere, per la prima volta. A Natale ho fatto le cartellate, dolce tipico pugliese, fritti con il miele. Le ho preparate insieme ai bambini, tutti insieme attorno al tavolo a impastare queste cose buonissime. È stato un momento molto bello, come se fossi tornata un attimo indietro a quella che era la mia infanzia».

Quest’anno da cosa si maschereranno Jasmine e Al Bano jr.?

«I bambini improvvisano, hanno già fatto la prima festicciola. Sai cosa mi piace molto di loro? Che comprano accessori, non vogliono che acquisti un vestito già fatto ma prendono parrucche, cose un po’ stravaganti e si divertono così. Sono molto creativi, più di quanto non lo fossi io da bambina o i miei fratelli».

Quali differenze noti rispetto al Carnevale dei tuoi tempi?

«Una volta c’erano Pulcinella, Arlecchino, Colombina… Era bellissimo. Oggi è un po’ diverso e a dire la verità ho nostalgia dei miei tempi».

Da cosa ti piaceva mascherarti?

«Da ballerina spagnola. Il vestito te lo trovavi un po’ per caso, era di una cugina oppure di una parente e non comprato appositamente per te quell’anno dai tuoi genitori. Però mi piaceva molto. Di quei tempi ricordo con piacere anche le classiche feste in parrocchia: era tutto molto più semplice ma anche più un evento per noi, perché i ragazzi oggi hanno tutto e in ogni momento dell’anno mentre noi aspettavamo con ansia l’arrivo di una festa. E quando arrivava quel giorno ne respiravamo l’atmosfera speciale, della bancarella che vendeva i coriandoli o dei negozi addobbati. Ora invece è tutto più a portata di mano e, di conseguenza, meno speciale».

In questo senso come educhi i tuoi bambini?

«Cerco di mettere degli argini per quello che è possibile, perché poi la società impazza. Il ruolo dei genitori adesso è più complicato, perché prima si trovavano a interagire con la scuola, i compagni e la famiglia. Adesso, invece, interagisci con così tanti altri elementi fuori dalla famiglia che sono allo stesso tempo di disturbo e di aiuto per i genitori. Inoltre vedo i bambini sempre con il telefonino in mano, vicino al computer mentre quando eravamo piccoli noi nessuno aveva queste cose. Invece sono felice quando vedo i miei bimbi con gli amichetti, giocare con i giochi di società o di squadra».

E che rapporto hanno con la televisione? Ne guardano tanta?

«Mi piace che si rilassino guardandola mentre fanno merenda, senza esagerare però. Perché se si vede per troppo tempo la televisione se ne diventa schiavi. La tecnologia è bella, Internet è una finestra sul mondo, ma bisogna che questi mezzi siano utilizzati dalle persone e non condizionarle. Anche per i compiti scolastici: i bambini hanno molti più mezzi di noi e ad esempio per fare una ricerca impiegano soltanto pochi minuti mentre noi dovevamo consultare un sacco di libri».

Simona Saia per Stop

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