A 24 anni, Imogen Poots, è l’ultima stella del cinema British, importata da Hollywood. Nell’intervista di Io donna, in edicola dal 1° marzo, l’attrice londinese ormai residente a New York racconta com’è stato interpretare un’aspirante suicida, accanto a Pierce Brosnan, Toni Collette e Aaron Paul (la star della pluripremiata serie “Breaking Bad”). Il film è “Non buttiamoci giù” (dal 20 marzo al cinema), tratto dal romanzo omonimo di Nick Hornby. Un incontro fatale, la notte dell’ultimo dell’anno in cima a un grattacielo, tra 4 personaggi pronti a buttarsi nel vuoto. «Su quel tetto ho capito che è meglio tornare a casa per le feste», racconta Poots che l’ultimo capodanno l’ha passato «a casa del mio migliore amico. Sono piuttosto nevrotica: mi spaventa l’idea che tutti bevano, guidino come pazzi, facciano cose stupide. Perciò siamo rimasti davanti al camino». Riflettendo sul tema del film: «Ci sono così tante aspettative in quei giorni, Natale, San Valentino. Tutto assume proporzioni incredibili, la solitudine soprattutto. Da noi, in Gran Bretagna, a San Valentino devi avere una relazione. E’ molto brutto essere single quel giorno. Perciò l’ultimo l’ho passato a Londra con il mio amico Matt e il suo fidanzato. Si sono presi cura di me. Il livello emozionale è stato tenuto basso».