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Quel matrimonio s’ha da fare…se i gay si sposano all’estero, il matrimonio è valido

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Il Tribunale di Grosseto ordina al Comune di registrare il matrimonio gay di due uomini, sposatisi a New York. E apre a nuove vie per le coppie omosessuali, che potrebbero vedersi riconosciuto in Italia le nozze fatte all’estero. 

matrimonio gay

Il giudice ordina al Comune di trascrivere nel registro di stato civile il matrimonio tra due maschi che si erano già sposati negli Stati Uniti.

A NOZZE UN ANNO E MEZZO FA– Succede a Grosseto, e la vicenda sta scatenando non poche polemiche. Il Tribunale della città ha infatti ordinato al Municipio di “trascrivere nei registri di stato civile il matrimonio” fra due uomini, che si erano sposati già con rito civile a New York nel dicembre 2012.

CODICE CIVILE ALLA MANO- I motivi stanno nel fatto che nel codice civile “non è individuabile alcun riferimento al sesso in relazione alle condizioni necessarie” al matrimonio. Di più. Dato che il matrimonio in sé era già stato celebrato all’estero, “non è previsto, nel nostro ordinamento, alcun ulteriore diverso impedimento derivante da disposizioni di legge alla trascrizione dell’ atto”. E la trascrizione non ha natura “costitutiva ma soltanto certificativa e di pubblicità di un atto già valido di per sé”. 

NESSUN PRECEDENTE- Il fatto non ha alcun precedente in Italia e non mancherà certamente di suscitare polemiche, che da anni dividono l’opinione pubblica sul matrimonio gay e su quanto una coppia gay possa essere considerata una famiglia.

NUOVE VIE PER IL MATRIMONIO OMOSESSUALE?– Di certo la decisione del Tribunale di Grosseto potrebbe aprire presto nuove vie alle coppie gay: basterà sposarsi all’estero per vedersi riconosciuto come valido il matrimonio.

LE PRECEDENTI DECISIONI DEI GIUDICI- Nell’ultimo anno i giudici avevano comunque aperto ai diritti di persone omosessuali in più occasioni, in particolare per ciò che concerne i minori. Aveva cominciato la Cassazione, nel gennaio 2013, scatenando le ire della Chiesa, nel pronunciare parole a favore di figli per coppie gay. La Cei si è già espressa ed ha giudicato l’episodio come un grave strappo.

CHI SONO GLI SPOSI PER ORDINE DEL GIUDICE- In attesa delle polemiche politiche, i novelli sposi in nome della legge si godono il primato. Si tratta dell’architetto Giuseppe Chigiotti e del giornalista Stefano Bucci, che, ai cronisti di Repubblica Tv, hanno spiegato il motivo per il quale si sono rivolti alla giustizia: «Non abbiamo fiducia nella classe politica italiana: sappiamo che in Italia non sarà mai possibile. Ci sono politici gay, perfino sposati, che non dichiarano la loro omosessualità, e che magari sono sposati all’estero».

TENTATIVO VANO- In precedenza l’ufficiale di stato civile del Comune di Grosseto non aveva voluto trascrivere l’atto, ritenendo che non fosse possibile per la legge italiana che due persone dello stesso sesso potessero sposarsi. Ma il Comune non si è opposto al ricorso.

 

 

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