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Il regista Varo Venturi: «Gli alieni sono tra noi. Vogliono la nostra anima. E ce lo stanno nascondendo»

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Intervista a Varo Venturi, regista di 54 anni, autore del film di fantascienza 6 giorni sulla Terra

Varo Venturi

ROMA- Tempo fa il primo ministro della federazione russa, Dmitrij  Medvedev, in un fuori onda televisivo si era lasciato andare ad inquietanti parole: «Insieme alla valigetta con i codici di lancio dei missili nucleari, al capo del Cremlino viene consegnato anche un fascicolo top secret, che contiene informazioni sugli alieni che hanno visitato il nostro pianeta. Non posso dirvi quanti extraterrestri ci sono tra noi, perché questo provocherebbe il panico». Fu bollata come una boutade. Ora, però, Varo Venturi, regista di 54 anni, autore del film di fantascienza 6 giorni sulla Terra, uscito nelle sale lo scorso anno, rincara la dose. Si trattava di un film basato sugli studi di Corrado Malanga, ricercatore in biochimica all’Università di Pisa, che sostiene come gli alieni da anni rapiscano diversi italiani fin dal concepimento, nel fenomeno cosiddetto di “abduction”, per impadronirsi della nostra “anima”. Rapiti che poi, lo stesso Malanga, riuscirebbe a liberare attraverso l’ipnosi.

Corrado Malanga sul set del film "6 giorni sulla Terra"
Corrado Malanga sul set del film “6 giorni sulla Terra”

Come nasce il suo film su Malanga?   

«La  mia idea, avvalorata dalla casistica del mondo anglosassone sulle “alien abductions” (rapimenti alieni), era che le anomalie della personalità che la psicoanalisi classifica come schizofrenia, fossero frutto dell’intervento di entità aliene extradimensionali, e cioè gli Dei, i demoni e gli angeli del passato, che necessitano di corpi, o meglio “contenitori”, che possano ospitarli in questa realtà fisica.

Quando nel 2008 venni a conoscenza degli studi di Corrado Malanga, pensai che il suo lavoro poteva rappresentare il perfetto bagaglio scientifico del protagonista del mio film: uno scienziato italiano, rivoluzionario, ma permeato di candore infantile, e in parte ignaro di come le interfenze aliene si riflettono sul governo occulto del mondo».

Durante la lavorazione del film successe qualcosa.

«Tra i tanti aneddoti posso citare che un esponente di una loggia massonica italiana mi “avvisò”, mentre ero ancora in montaggio, che i suoi superiori gli avevano confermato la veridicità di ciò che sostenevo, ma che era troppo presto per divulgarlo. Tempo dopo l’uscita del film un operatore dei servizi segreti mi confidò che c’erano 2 osservatori “infiltrati” durante le riprese, uno nella troupe, e uno nel cast».

Il film esce comunque. Ma poi…

«Nei primi tre giorni di distribuzione nei multisala ci sono stati almeno una quarantina di misteriosi incidenti “tecnici”, rarissimi in quelle perfette strutture tecnologiche: da proiezioni interrotte per guasti ai proiettori, o perché la luce a un certo punto andava via solo nella sala dove si proiettava il film, o perché c’era un piccolo guasto tecnico nell’edificio, fino a proiezioni che cominciavano dal secondo tempo o con l’audio al contrario, o con il video sfocatissimo, o eseguite sulle sedie della sala anziché sulla schermo. Venivo a sapere in tempo reale di tutto ciò, in quanto i miei sostenitori, soprattutto attraverso facebook, me lo comunicavano non appena uscivano dalle sale. Tra l’altro, alcuni di loro mi segnalavano anche che il film durava 90 minuti anziché i 105 ufficiali, cosa che mi è stata ancora segnalata nelle successive conferenze che ho tenuto».

abduction 1Che spiegazioni si è dato?

«Se solo una parte della mostruosa quantità di informazioni espresse, o nascoste, nel film sono vere, la reazione del “sistema” non poteva che essere pesante. E quando dico sistema, intendo la complessa architettura di poteri come massonerie, servizi segreti, chiese, aristocrazie nere, strutture militari che concorrono in complicità e contemporaneamente in competizione, ad impostare il mondo e questa realtà secondo il volere di forze occulte, così come descriviamo nel film: tenere bassa la coscienza onde poter “vampirizzare”, una speciale energia di cui l’uomo e dotato: l’anima».

Su cosa sarà il suo prossimo lavoro?

«Oltre alla diffusione internazionale della versione anglofona di “6 giorni sulla terra”, che ho girato anche in inglese onde poterlo proporre concretamente, con il titolo “Day 6”, in tutto il mondo, sto lavorando su 2 progetti, che in un modo o nell’altro trattano gli stessi temi: uno parlerà del vampirismo nel medioevo. E tra i personaggi chiave ci sarà Papa Pio II – un mio lontano antenato di cui posseggo scritti inediti – in interazione con un altro personaggio storico, ma che tutti conoscono come archetipo della letteratura gotica moderna. L’altro progetto si “immerge” nei sotterranei della terra, dove scopriamo che “forze occulte” preparano, forgiano e influenzano gli eventi e gli esseri della superficie…  Vedremo quali dei due troverà per primo la sua ardua strada».

Gigi Montero

 

 

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L'enigmista

I misteri della Rete. Sogni, incubi della prateria virtuale. E oggetti strani e di culto che fluttuano nel web. Mi piace cercarli e scriverne.

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