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LA FOTO/ Strage di Erba, il misterioso uomo dal volto coperto

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La macchia sull’auto di Olindo era originale più che diluita, secondo chi l’analizzò, il professor Carlo Previderè. Ma secondo chi la trovò e l’unico che la vide sull’auto, il brigadiere di Como Carlo Fadda, era lavata e latente, tanto che con la lampada Crimescope non la scovò. E fu costretto ad usare il luminol.

Naturalmente o la macchia è originale e pura, o è lavata e diluita: le due versioni sono inconciliabili.

Ma non basta. Su quel verbale di repertazione esiste più di un mistero. Alcuni di questi sono raccontati qui:

Dal profilo Instagram @edoardomontolli:

 

 

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Processo sulla strage di Erba, udienza dell’11 febbraio 2008. Depone il brigadiere di Como Carlo Fadda, che ha trovato la macchia di sangue sull’auto di Olindo e Rosa. Una macchia che vide solo lui, dato che non c’è una foto al buio che mostri la luminescenza del luminol, ma una foto normale nella quale lui sostiene ci fosse il dna. L’avvocato della coppia, Luisa Bordeaux, vuole essere sicura: «Si è occupato solo lei di questo accertamento sulla vettura?». «Sì». Anche al Presidente, Fadda racconta che l’operazione l’ha svolta lui, da¬vanti a Olindo. L’avvocato Fabio Schembri insiste: era da solo a fare l’accertamento? «Sì, eravamo con il signor Olindo». Quindi le fotografie sono state scattate da lei? «Sì». Quindi sia il luminol spruzzato sia le fotografie? «Sì». C’erano Fadda. E Olindo. E basta. Come risulta peraltro dal suo verbale. Vediamo. Le foto sono state scattate con Fujifilm Finepix S7000, che come tutte le macchine digitali lascia tracce. Secondo Fadda, sono state scattate prima foto sullo stato generale dell’auto, quindi si è fatta la ricerca della traccia, poi le ultime immagini. Alzando la luminosità della foto delle 23,29 e 34’’ appare sullo sfondo un uomo che si copre il volto con qualcosa che sembra lo spruzzino del luminol: chi è? E perché Fadda non ne ha parlato nè sul verbale, nè in aula? Chi è l’uomo di cui nessuno sa nulla nel momento in cui viene repertata una prova per l’ergastolo? Ma se quello è davvero lo spruzzino del luminol, le domande non finiscono: Fadda dirà infatti di aver passato prima la lampada crimescope per cercare tracce, ma che solo poi si era reso necessario usare il luminol poiché non era emerso nulla. Il problema è che questa foto è catalogata come numero 3 (la 5 degli originali), scattata cioè più o meno a metà delle prime 8 foto sullo stato generale dell’auto. E in quel momento Fadda non può sapere se gli servirà il luminol, dato che ancora deve ancora cominciare la ricerca passando il crimescope. Perché allora qualcun altro, di cui nessuno sa nulla, dovrebbe già avere il luminol in mano e coprirsi il volto? Questi dettagli, a processo, non entreranno mai. #stragedierba #ilgrandeabbaglio

Un post condiviso da Edoardo Montolli (@edoardomontolli) in data:

L’ultimo libro di Edoardo Montolli e Felice Manti, IL GRANDE ABBAGLIO – CONTROINCHIESTA SULLA STRAGE DI ERBA, versione aggiornata 

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