Giallo di Arce: nuovo intervento del celebre criminologo Carmelo Lavorino su Fronte del Blog in merito al delitto di Serena Mollicone
Dal 2018 dico che nel giallo di Arce “la porta non è l’arma del delitto” di Serena Mollicone. L’ho ribadito anche in quest’intervista video a Teleuniverso. Nel frattempo sono stati spesi soldi del contribuente per dimostrare la congettura degli inquirenti, cioè, che la porta era l’arma del delitto. Una congettura sciagurata figlia dell’intuizione senza basi logiche e investigative partorita dalla mente di un maresciallo e nutrita da qualche giornalista provincialotta, per poi insinuarsi come il veleno della vipera nella sedimentazione del pressappochismo.
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Poi arrivarono gli esperti del Labanof, decine di migliaia di euro: poi arrivarono tre militi dell’Arma che prestavano servizio presso i Ris: altri soldi…


Il sistema giudiziario di consulenti investigativi pretendeva la “porta arma del delitto”… e così fu. Morale della favola: Se gli inquirenti avessero ascoltato il sottoscritto le cose sarebbero andate meglio!
Carmelo Lavorino