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‘Made in Italy’ cantata da Rosa Chemical, scritta da Davide Simonetta diventa un risotto

Marco Mengoni all’Eurofestival con ‘Due vite’, il pezzo di Sanremo

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Al sito internet della Siae, Società Italiana degli Autori ed Editori, (organismo di gestione collettiva, cioè una società senza scopo di lucro che si occupa della tutela del diritto d’autore), Davide Simonetta, dopo il suo eccezionale Triplete sanremese d’autore, ha rilasciato una bella intervista. Eccone uno stralcio, tutto da leggere e… sempre attuale.

Professione autore. Scrivere per sé e scrivere per altri: cosa cambia?

Tutte le canzoni che scrivo con il mio team – da Paolo Antonacci a Bdope, a Davide Petrella, che ritroviamo anche in Due Vite di Marco Mengoni – escono sempre da tutto quello che abbiamo vissuto. Sono canzoni che parlano delle nostre vite, e che partono da quello che ci raccontiamo in studio. Non c’è quindi molta differenza nella scrittura di canzoni per sé o per altri: siamo dei cantautori dietro le quinte.

Come è nata Due Vite?

Innanzitutto, penso che Marco Mengoni sia un performer pazzesco. Ha avuto una grande maturità professionale, tanto che sembrava un artista internazionale, su quel palco. Due Vite è nata sempre qui, in studio, insieme con Davide Petrella: abbiamo scritto l’ossatura del pezzo, e poi ci siamo fatti una full immersion con Marco Mengoni per perfezionarlo sempre di più. Abbiamo lavorato insieme anche con Giovanni Pallotti, altro produttore del brano e direttore poi dell’orchestra. Sono stati giorni bellissimi.

Un tris d’autore: per questa edizione di Sanremo eri in gara anche con il brano Tango di Tananai (quarto posto) e Made in Italy di Rosa Chemical (ottavo posto). Che effetto fa essere nella top ten degli autori? 

Il mio obiettivo è sempre quello di entrare nel cuore delle persone. Sono tre canzoni diverse, nate in maniera diversa, tratte da tante storie vere. Sono affezionato a tutte e tre e sono soddisfatto di essere nella top ten degli autori: pensate che con Rosa Chemical era la prima volta che lavoravamo insieme, ed è stata buona la prima! Un colpo di fulmine!

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davide simonetta
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Intanto, a Simonetta: autore, produttore, musicista, compositore ispiratissimo, o meglio, alla sua canzone festivaliera ‘Made in Italy’, interpretata da Rosa Chemical, a Lodi, il ristorante La Petite Mondina, ecco ha dedicato un omonimo, specialissimo risotto. Ecco, nel merito, il racconto dello chef Alessandro Di Pilato: “E’ un’intuizione del nostro capo, lo chef Alessandro Lochi. Ed è un risotto verde al classico pesto, mantecato con burro e parmigiano, accompagnato da una coulis di pomodori pachino; per chiudere… l’effetto tricolore con burrata frullata”.

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Insomma: bello e bravo da ascoltare attraverso le sue musiche, Simonetta (Mengoni all’Eurofestival porterà ‘Due vite’) ora è pure buona da gustare!

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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