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Mister Inzaghi, ci spieghi il flop della sua Inter e non attacchi gli arbitri

Pure Claudio Marchisio, ex bianconero, censura il trainer interista

Già è finita sul campo, ma non fuori, anche se i vertici arbitrali hanno giudicato… non censurabile, l’arbitraggio di Chiffi. Intanto, sì…  continuano a tenere banco le polemiche su Inter – Juventus legate al presunto fallo di mano di Rabiot nell’azione che ha portato al gol di Kostic.

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Sull’argomento si è espresso anche Claudio Marchisio che, ospite alla Domenica Sportiva, ha lanciato anche una frecciatina a Simone Inzaghi: “Quello dell’Inter è stato un possesso palla sterile e lento. Fra le linee è mancato molto Lautaro Martinez. Il gol della Juventus? Per me la questione non è che quello di Rabiot non sia fallo di mano, ma che non ci sia stato proprio il contatto. È importante guardare quanto impiega Kostic a stoppare la palla e a mirare. L’episodio che dovrebbe preoccupare Inzaghi è la reazione troppo lenta sia di Dumfries che di Darmian, non tanto se era fallo di mano o meno”.

Già: perché Inzaghi non spiega perché la sua squadra gioca sempre il solito, scolastico 3 – 5 – 2 e in campionato non ingrana? Come mai, sempre Simone Inzaghi, colui che spesso si loda, sovente “piange” nelle interviste cercando, preferendo scuse, alle analisi dettagliate, mah … non racconta come ha fatto a perdere, l’anno scorso, uno scudetto già vinto? Dulcis in fundo, sempre Inzaghi, ci spieghi, anziché criticare l’arbitro Chiffi (un anno fa, le presunte sviste arbitrali capitarono, nel silenzio nerazzurro, a sfavore dei bianconeri), l’involuzione che hanno avuto, sotto la sua guida i vari Correa, Lukaku, Dumfries e De Vrij?

Ah … Marchisio, nella nuova Juventus in via di rifacimento, non sarebbe male nelle vesti di vicepresidente operativo, no?

Stefano Mauri  

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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