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L’Inter è in vendita. Così ha deciso la proprietà cinese

Iniziate le grandi manovre per trovare acquirenti interessati

Ma l’Inter è in vendita? Sì, secondo varie fonti, la stampa internazionale e il quotidiano La Repubblica. Il club nerazzurro, di proprietà di Suning dal 2016, nel dettaglio ha incaricato Goldman Sachs e Raine di trovare potenziali acquirenti. A riportarlo è il Financial Times. Raine ha gestito l’operazione che ha portato alla cessione del Chelsea a Todd Boehly.

Si citano “fonti vicine alla questione”, anche se si precisa che sia le due banche coinvolte che l’Inter non hanno voluto rilasciare commenti. Una fonte vicina al club ha ricordato però che Suning si è detta pronta a iniettare altri 100 milioni nelle casse del club per ripianare le perdite dell’ultimo bilancio e ha aperto alla ricerca di nuovi partner e alla possibilità di vendere una quota di minoranza.

L’Inter ha una proprietà cinese dal giugno 2016, quando il gruppo Suning di proprietà di Zhang Jindong entrò nel capitale liquidando Erick Thohir e Massimo Moratti. Attualmente il presidente è Steven Zhang, il figlio del fondatore del colosso cinese. Il quotidiano della City londinese ricorda proprio le difficoltà economiche di Suning, che nel 2021 avevano costretto il colosso cinese a richiedere un prestito di 275 milioni di euro dal fondo californiano Oaktree sotto forma di finanziamento attraverso Great Horizon, la controllata della proprietà cinese.

Con quella mossa, Suning riuscì a garantire la liquidità necessaria al club nerazzurro per saldare le pendenze relative alla stagione 2020/21 e ad affrontare i costi della nuova stagione. A gennaio è stato emesso un nuovo bond da 415 milioni di euro.

Nel frattempo, lo stesso gruppo Suning è finito sotto il controllo del gigante dell’e-commerce Alibaba ed è sempre più nell’orbita del governo cinese che sta abbandonando molti programmi di investimento all’estero e ha già smantellato l’idea di un grande campionato professionistico in patria. A fine ottobre è in programma l’assemblea degli azionisti dopo che il Cda ha approvato i risultati del bilancio di esercizio 2021/2022 con una crescita di ricavi consolidati di circa 75 milioni di euro fino a 439,6.

Nei mesi scorsi, il senatore economista e grande interista Carlo Cottarelli aveva provato a lanciare l’azionariato popolare, coinvolgendo interisti più o meno vip per aiutare il team nell’orbita di Suning a svoltare, ma il progetto poi si è arenato.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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