
Il neo direttore generale della Juventus, Damien Comolli sta lavorando per costruire la nuova Juventus. Chi lo conosce, non perde occasione per raccontare come, la passione per gli algoritmi, applicati al calcio, caratterizzi, il modus operandi del calciofilo francese. Per carità, la tecnologia aiuta a vivere meglio, ma la materia calcistica, non è solo scienza, servono cuore, pazienza, passione, competenza e … “cazzimma”, vale a dire, cattiveria agonistica sana e ruspante. E alla Juve in particolare serve tornare a competere per vincere qualcosa di importante.
Per quanto riguarda le quotazioni del nuovo direttore sportivo, salgono le quotazioni di Frederic Massara, mentre per quanto riguarda l’area scouting, sale la nomination di Viktor Bezhani e scende quella di Matteo Tognozzi, scelto da Andrea Berta da Orzinuovi per riportare in auge l’Arsenal.
L’impressione? Massara è bravo e affiancato da Tognozzi avrebbe lavorato bene. La Vecchia Signora deve fare presto ad ampliare il proprio organigramma, le rivali, Inter e Atalanta a parte, sono avanti. Già, perso mister Simone Inzaghi (l’ex Deus Ex Machina juventino Cristiano Giuntoli ci aveva fatto un pensierino, prima di essere costretto a fare le valigie), Beppe Marotta ha affidato la panchian che fu di Inzaghi a Cristian Chivu (ex difensore nerazzurro). Una curiosità? L’ex trainer che ha appena salvato il Parma, adora il Risotto alla Vecchia Lodi, specialità gastronomica padana, di Stefano Scolari, chef e patron del ristorante, lodigiano di Abbadia del Cerreto, Antica Osteria del Cerreto e ha voglia di Inter Milano.
La stessa voglia che Igor Tudor (merita di restare, al netto dei tanti rifiuti ricevuti da Madama Scudetto) ha della Juventus. Già, ma cosa aspettano, Giorgio Chiellini e Comolli ad annunciare, gridando, la conferma di Tudor, oltre il Mondiale per Club?
Stefano Mauri