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Mister Simone Inzaghi, in nerazzurro ha più vinto o più perso? Resterà all’Inter, Cesc Fabregas permettendo?

Sabato sera finalissima di Champions League, poi i nerazzurri penseranno al futuro

Sabato a Monaco di Baviera, dopo la finalissima di Champions League, tra PSG e Inter, il trainer nerazzurro Inzaghi, sicuramente annuncerà il suo futuro. L’impressione? Dopo la delicata  sfida con il Paris-Saint Germain, probabilmente Simone Inzaghi, comunicherà pubblicamente l’intenzione di restare ad allenare Lautaro e soci. Già, ma è certa la permanenza, sulla panca nerazzurra dell’allenatore piacentino? Allora, una proposta dall’Arabia, il bravo Simone l’ha ricevuta, ma per ora ha solo voglia di pensare alla finalissima di Champions. Qualora i nerazzurri trionfassero tuttavia, beh, con la pancia piena, l’ex condottiero tattico della Lazio potrebbe dare le dimissioni e dedicarsi ad altro.

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Non va poi dimenticato che, qualora il PSG vincesse, magari sarebbe invece il presidente Beppa Marotta, deluso dalla situazione 0 titoli, a voler cambiar pagina, mettendo sotto contratto Cesc Fabregas, promettentissimo manager del Como, reduce dal decimo posto in graduatoria. L’allenatore spagnolo è oggi uno dei tecnici più gettonati del momento e alla guida dei lariani ha ottenuto un risultato eccezionale con grandi spese ma con ancor più grandi idee. L’ambizioso Como, il Fabregas se lo terrebbe volentieri, ma una chiamata dell’Inter, inevitabilmente innescherebbe scenari. Ora chiudiamo con la seguente provocazione: in questi suoi anni interisti, Inzaghi, per carità, pur praticando il suo buon football, mah… ha più vinto, o perso, tra coppe, scudetti e situazioni varie?

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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