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Juve ko a Parigi con il Psg, ma questa squadra non poteva fare di più, no?

Sconfitta al debutto in Champions, la squadra bianconera ha evidenziato problemi in difesa

La Juve ha perso a Parigi nel debutto in Champions League con il Psg: timida, impacciata e con qualche problemino in difesa (Bonucci non è quello dei tempi migliori e manca un bel difensore mancino). Ma, nonostante appunto un avvio da incubo, il team bianconero non è stato travolto dagli avversari. E smarrita la timidezza iniziale, la Vecchia Signora ha alzato la guardia.

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Al termine di PSG-Juventus, Massimiliano Allegri ha analizzato la gara dei bianconeri ai microfoni di Mediaset.

“La squadra stasera ha fatto una buona partita, ma dobbiamo vederla come un’occasione persa. Dovevamo sfruttare meglio Mckennie che è un incursore con qualche cross in più. Dobbiamo migliorare sicuramente, ma questa è una occasione persa.

Prestazione di Vlahovic? Ha fatto una buona partita, poi non possiamo cambiare giudizi dopo ogni partita. I ragazzi stasera hanno avuto un ottimo spirito, pur rischiando qualcosa, ma i giocatori del PSG hanno una velocità di esecuzione e una tecnica pazzesca. Quando giochi contro queste squadre, la difficoltà maggiore è quando non hai la palla. Nel primo tempo eravamo troppo timidi, meglio nel secondo tempo.

Contro la Salernitana sarà più difficile giocare ad esempio perché ci saranno meno spazi. I due gol presi nonostante siano frutto di giocate di una classe immensa di Neymar e Messi si potevano evitare con più attenzione. Paredes? I giocatori di un certo livello si vedono subito, da come stoppano la palla, da come pensano la giocata. Adesso dobbiamo pensare a battere la Salernitana, perché non possiamo perdere altri punti pesanti”.

Cosi parlò mister Allegri e, beh … contro il fortissimo Psg, questa Juventus, adesso, poteva fare di più?

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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