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Nedved? Quale contributo ha portato da vicepresidente della Juve?

Nel tempo libero forse si può fare quello che si vuole. L’importante è portare risultati nel lavoro

Che valore aggiunto ha portato a oggi, Nedved, nel suo interregno dirigenziale alla Juventus?

 

Grande campione quando giocava, nelle vesti di vicepresidente, l’ex tuttocampista bianconero, colui il quale insieme all’allora direttore sportivo Fabio Paratici ha lavorato, detto le quinte, per lanciare il nuovo corso post Marotta (ah … come manca alla Vecchia Signora il grande calciofilo oggi all’Inter), post Allegri (poi tornato), impegnandosi prima  per portare Cristiano Ronaldo alla Juve nella strana estate del 2018.

nedved

Quella rivoluzione ha apportato benefici sportivi alla Vecchia Signora? No. E per questo il Pavel farebbe bene a dimettersi, non per le questioni extracalcistiche. No?

Naturalmente il riferimento è al video, in rete da pochi giorni, con Nedved in un locale di Torino, protagonista tra… balli e palpatine. Il dirigente bianconero è stato pizzicato durante una serata di divertimenti sfrenati.

 

Non si è sottratto al trenino con tre ragazze misteriose e ha messo le mani sul seno di una di loro tra smorfie, battute e risate. Le immagini private sono comparse su Tik Tok e sono diventate virali.

Ci sarebbe poi un altro cortometraggio artigianale, con Nedved barcollante e stanco che esce da un locale, ma non è certo che si tratti davvero di lui.

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Per carità, il buon Pavel ha lasciato la moglie Ivana nel 2019 (hanno due figli a cui hanno dato i loro stessi nomi Ivana e Pavel) e attualmente frequenta, frequentava o frequenterebbe la cantante-attrice Dara Rolins (una settimana fa era allo Juventus Stadium).

 

E nel tempo libero può fare ciò che meglio crede, il calciofilo. Quel che conta è infatti il rendimento dietro la scrivania, anche se qualcuno potrebbe avanzare remore etiche sul suo comportamento notturno.

Ma tornando al quesito iniziale: quale è stato il miglior guizzo dirigenziale di Nedved?

Stefano Mauri

 

 

Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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