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Emanuele Mandelli, sanremologo d’autore: sarà finalmente un Festival moderno

Musicologo e cantautore, il cremasco Mandelli anticipa qualcosa di Sanremo 2021

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Giornalista, scrittore (ha uno godibilissimo stile underground … pop visionario – stralunato tutto suo e molto intrigante), musicologo, cantautore, musicista, sanremologo d’autore, libero pensatore e, soprattutto, bella (tanto schiva quanto appassionatamente intelligente) persona sempre sul pezzo: queste e tante altre belle cose è Emanuele Mandelli, cremasco di razza connesso col mondo. E con lui, per anticipare qualcosa sul Festival di Sanremo 2021 che verrà, volentieri abbiamo scambiato quattro chiacchiere …

Da quando sei un appassionato cronista di cose e cosette tipicamente sanremesi?

Praticamente da sempre.

Puoi per favore, prima di addentrarci nella ciccia festivaliera, spiegare in pochi e comprensibili termini cosa si sottintende quando si parla di Musica Indie?

Prima con Indie si definivano i cantanti che pubblicavano con etichette musicali indipendenti fuori dal grande giro delle major discografiche. Poi il termine è stato adattato a chi proponeva pezzi e ritmi diciamo con certi schemi e determinati stili relativamente alternativi.Adesso Indie vuol dire anche e in un certo fare musica senza essere passati dai Talent Show.

Che mi dici dei 26 Big che si contenderanno la “Palma Sanremese” convocati dal direttore artistico e presentatore Amadeus?

Sarà un Festival della Canzone Italiana finalmente e inevitabilmente moderno seguendo, peraltro, la tendenza lanciata qualche edizione or sono. Bella l’idea di coinvolgere nel cast cantanti attuali e autentici personaggi quali Elodie e Achille Lauro.

Ecco … Lauro, due anni fa, al suo debutto all’Ariston, fu indicato da te, che sai essere pure un PopInfluencer squarciante, quale cantautore da seguire. E recentemente hai sottolineato di aver scoperto anni faFulminacci e Willy Peyote…

In Achille Lauro intravidi immediatamente la sua capacità, attraverso pezzi mai banali e costumi originalissimi, di riempire straordinariamente il palcoscenico. Ci sa fare il ragazzo. Fulminacci meritatamente nel 2019 ha vinto la Targa Tenco e quest’anno porterà in Liguria la sua genialità autorale. Willy Peyote? Guardatelo e lasciatevi stupire…

Consigliaci altri nomi da seguire con attenzione su Rai Uno i prossimi primi giorni di marzo.

Il duo milanese Coma_Cose col loro mix Rap – Indie – Pop che pesca sovente da pezzi classici, i già celebrati Maneskin e Fasma, La Rappresentante Di Lista,  Di Martino e gli Extraliscio con Davide Toffolo. Ah … con quest’ultimo gruppo il Liscio, rivisitato e rivisto, caratterizzerà a suo modo il Festival 2021.

In gara arriverà un certoFedez…

E in coppia con la bravissima Francesca Michielin può vincere. Oppure no, boh.Ma è un’operazione pensata ad hoc questa: insieme i due funzionano artisticamente.

Che è rimasto delle atmosfere sanremesi 2020?

E’ stato l’ultimo momento di leggera spensieratezza prima dello Tsunami Coronavirus che tutto ha stravolto e travolto. Non dimentico la parentesi Pop Trash con la lite in diretta Bugo – Morgan e l’eleganza spettacolare di Elodie col suo pezzo modernissimo e avvincente.

E se Bugo,stavoltain ballo da solo, recitasse il ruolo della positiva mina vagante?

Ha le carte in regola per stupire positivamente Bugo.

Cosa bolle nella tua pentola creativa?

Poche cose, ma lo scorso mese di maggio ho terminato di scrivere il mio ultimo libro, vedremo quando farlo uscire…

Puoi anticipare qualche contenuto?

Dico soltanto che è un giallo, non giallo, ambientato a Crema e dintorni, firmato da Bruno Mattei, il mio alter ego.

 

Stefano Mauri 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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