Roma – Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio si è definitivamente pronunciato sul ricorso che ha visto protagonisti la Consip Spa e numerose società interessate alla “gara a procedura aperta per l’affidamento di un multiservizio tecnologico integrato con fornitura di energia per gli edifici in uso, a qualsiasi titolo, alle pubbliche amministrazioni sanitarie”. A rendere necessario l’intervento dei giudici della seconda sezione del Tar del Lazio per l’appalto di 127 milioni di euro, è stata la decisione di Consip Spa di escludere una delle società partecipanti alla gara perché ritenuta non in possesso dei requisiti di regolarità fiscale. E’ emerso, infatti, che una delle aziende partecipanti avesse dei contenziosi aperti con l’Agenzia delle Entrate in merito a vecchi accertamenti poi, sostanzialmente sanati, con la rateizzazione. Tra le aziende intervenute nel procedimento amministrativo vi era anche la Exitone, in quanto aggiudicataria della gara per il lotto 11, proprio a seguito dell’esclusione dell’azienda ricorrente. La Exitone spa è stata difesa nel giudizio dall’avvocato Claudio Vinci, dello studio legale “Vinci and Partners di Roma. Il procedimento si è rivelato alquanto complesso e articolato richiedendo una particolare attenzione nella valutazione degli elementi di diritto. La tesi dell’avvocato Claudio Vinci, tuttavia, si è rivelata convincente: “l’irregolarità fiscale, se definitivamente accertata, come nel caso di specie, è causa di esclusione dalla gara – ha ribadito Vinci – anche se successivamente sanata, attraverso rateizzazione”.La sua tesi è stata accolta dal Tar Lazio- Roma che con la sentenza n. 227/2018 depositata il 10.01.2018 ha ritenuto corretto l’operato della stazione appaltante (Consip) che ha escluso un operatore economico perché non in possesso del requisito di regolarità fiscale per tutta la durata della gara.