La sua vita è cambiata dopo uno dei suoi sogni premonitori. Si è alzata nel cuore della notte e ha iniziato a scrivere la sceneggiatura del suo primo film “After 17 All” che è stato presentato in vari festival anche all’estero. Simona Schenone, scrittrice, regista e attrice, ha da sempre un filo diretto con l’aldilà, che spesso si ritrova anche nelle sue opere sia letterarie che cinematografiche. «Tutto è iniziato quando avevo nove anni. _racconta _ Nella mia camera da letto vedevo dalla parte della sala passeggiare ombre. Non riuscivo però a capire se si trattasse di uomini o di donne. Un giorno ho detto a mia mamma che c’erano persone che camminavano nel corridoio di casa nostra, ma lei non gli ha dato peso». Per anni Simona ha convissuto con queste presenze misteriose, fino a quando ha capito davvero di cosa si trattasse e quali fossero i suoi reali poteri.
« A 14 anni – ricorda – ho deciso di fare la mia prima seduta spiritica. Dopo mezz’ora il bicchiere inizia a muoversi e entro in contatto con lo spirito di un ragazzo di 21 anni, morto da poco tempo e che viveva a pochi passi da casa mia. Mi ha detto il suo nome, spiegando che sarebbe rimasto lì con noi perchè io gli piacevo come persona. Dopo una settimana, andando in bagno alla mattina per truccarmi mi sono trovata incisa sullo specchio le iniziali di quel ragazzo. Conservo ancora quello specchio, come segno della mia prima rivelazione». E’ da quel momento che Simona Schenone ha iniziato ad avere i primi contatti con presenze che provengono dall’aldilà. Durante un’altra seduta spiritica un altro spirito dice alla donna «Vienimi a trovare al cimitero di Staglieno, devi salire in alto, vedrai come ero bello vestito da parà».
Lei chiama il celebre cimitero di Genova, città dove tutt’ora vive, per chiedere un riscontro ai dati forniti dallo spirito con il quale è in contatto e tutto corrisponde alla perfezione, anche la posizione in alto della tomba in cui si trova. Quando mi sono trovata davanti a lui era davvero vestito da parà, nella foto sulla lapide, ed era proprio come si era descritto».
Le esperienze con l’aldilà diventano sempre più frequenti per la donna genovese che una sera entra addirittura in trance. «E’stata l’unica volta – dice – in cui ho fatto una seduta spiritica cosiddetta a catena. Mentre eravamo tutti in cerchio, ho sentito come una botta di acqua gelata, che è partita dall’alluce e ha iniziato a risalire su tutto il corpo. In quel momento mi sono staccata. E’ stata la medium a chiedermi cosa stessi facendo e io ho spiegato la sensazione che stavo provando. In realtà mi ha spiegato che stavo semplicemente entrando in uno stato di trance. Dopo quella volta non ho più voluto fare un’esperienza simile». E’ in quell’occasione però che Simona Schenone scopre di essere la reincarnazione di un magistrato vissuto a Salerno e morto a 41 anni.
«E’tutto quello che so di lui – racconta – con il quale sono entrata.in contatto. Ma ci sono diverse cose inquietanti. Ad esempio il fatto che fin da piccola io dicevo che sarei morta a 41 anni, facendo arrabbiare non poco mia madre. Inoltre lui aveva una certa propensione per le armi e per il poker. Da sempre io adoro giocare a poker e ho una certa famigliarità con le armi. Basti pensare che quando mi portarono per la prima volta al poligono, i miei amici, rimasero sorpresi dalla mia capacità di sparare con precisione senza aver mai preso in mano nemmeno una pistola». Purtroppo Simona sa che quell’uomo nella sua vita precedente è stato molto malvagio e che ha fatto del male a diverse persone. Negli anni Simona Schenone ha avuto modo di affinare anche le proprie capacità. A lungo ha lavorato come cartomante in una radio privata e ha potuto vedere il futuro di molte persone anche a lei vicini.
«Spesso – conclude – si vengono a sapere cose molto brutte degli altri, ma anche notizie positive. Per esempio ho saputo prima di lei che mia sorella era rimasta incinta, ma spesso ho scoperto anche cose negative che sarebbe successe a persone a cui volevo bene».