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Il Massimiliano Allegri Furioso e la sua infuocata, esagerata Finale di Coppa Italia con la Juve

la vittoria meritava altri festeggiamenti. Il trainer al passo d'addio, provato da tre stagioni difficili, alla fine ha perso le staffe

La vittoria, meritata della Coppa Italia che lo ha reso recordman di trionfi nella competizione (cinque, ndr) ha certamente il sapore della rivalsa per il bravo tecnico livornese, finito nel mirino delle critiche per gli ultimi tre mesi terribili mesi della sua Juve. Era nervoso durante la finalissima a Roma mister Massimiliano Allegri, e probabilmente, il rigore negato da Maresca per fallo di Hien non ravvisato su Vlahovic ha scatenato la sua furia. L’epilogo nel recupero, quando espulso dall’arbitro, Max ha perso il controllo e diretto verso il quarto uomo ha urlato “vergogna”, prima di inscenare lo spogliarello. Ma lo sfogo del trainer juventino è proseguito anche durante i festeggiamenti, quando le telecamere di Canale 5 lo hanno pizzicato mentre allontanava il deus ex machina Giuntoli dicendogli: “Tu no, vai via”, prima di essere abbracciato da Rabiot e Danilo ed essere calmato da Landucci. Ma poi Allegri stesso ha smentito: “Non ho detto niente a nessuno, rispetto la società e gli uomini”. Il quotidiano La Repubblica però ha svelato quindi un retroscena avvenuto nel ventre dell’Olimpico, quando Max da Livorno sarebbe quasi venuto alle mani con un giornalista, probabilmente per via delle voci sul suo futuro, tanto è vero che ha dichiarato in tv: “Visto che mi danno fuori dalla Juve, lascio una squadra vincente”. E il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, sul quotidiano torinese ha riportato il diverbio con Allegri scrivendo: “Allegri, evidentemente alterato, si stava sottoponendo all’ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me. Direttore di m…! Sì, tu direttore di m…. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società. A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro, Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale” e altre amenità del repertorio della rissa da bar. Intanto Gabriella Ravizzotti dell’ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa. Tutto qua: spiace per chi si aspettava qualcosa di più cruento e spiace per la maleducazione di chi, soprattutto in pubblico, dovrebbe tenere altro contegno”.

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Stressato, provato, agitato da tre difficili anni di Juventus, Allegri ha vinto e si è umanamente, ma esagerando, sfogato, scegliendo il modo più errato per celebrare la meritata Coppa Italia. Ora, inevitabilmente, la Vecchia Signora cambierà guida tecnica. Meglio per tutti. Soprattutto, meglio in primis per il Massimiliano livornese.

Stefano Mauri  

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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