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Massimiliano Allegri: “Partita non capita. Dovevamo fare una battaglia”

A Cagliari solita Juve timida che mette malinconia a chi guarda la partita

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Due rigori nel primo tempo e due gol del Cagliari. Poi la Juve ha agguantato la rimonta nella ripresa con Vlahovic e l’autorete di Dossena. Ma la vittoria non è arrivata. Finisce 2-2 quindi il match: un punto fondamentale per i sardi, ininfluente o quasi per i bianconeri. Nel post partita il tecnico Massimiliano Allegri ha parlato della sfida conclusa e non solo: Il primo tempo come me lo spiego? Semplice, abbiamo preso 7 ripartenze perchè continuavamo a giocare tic-tac vicino e continuavamo a sbagliare. Quando trovi queste squadre come il Cagliari che ti saltano addosso, bisognava fare la battaglie. Tecnicamente abbiamo avuto delle difficoltà e non abbiamo capito la partita. Bisognava mettere la palla sopra. Invece, abbiamo preso 7 ripartenze e abbiamo sbagliato tutto tecnicamente senza vincere un contrasto. Quando giochi queste partite se non ti metti al pari dell’avversario dopo ne esci con le ossa rotte. Noi siamo una squadra che non sta dentro alla partita e se non corriamo come gli altri difficilmente possiamo vincere. Poi nel secondo tempo loro sono calati e noi tecnicamente abbiamo fatto una partita migliore. Però nel primo tempo non abbiamo capito la partita. Alcaraz e Weah? Dopo il primo tempo avrei dovuto cambiarli tutti. Me compreso. Ho visto errori tecnici che non ci volevo credere. Poi siamo stati bravi a rimetterla in piedi. Non vinciamo da diverse gare in trasferta e abbiamo perso un’occasione importante. Serve pazienza. Mi prendo il punto fatto e il secondo tempo. La Coppa Italia come riscatto? Non c’è da riscattarsi c’è da andare in finale contro una Lazio importante. Se giochiamo come nel primo tempo di oggi però sarà difficile”. Insomma, la solita Juve malinconica e timida, ancora una volta ha giocato a metà.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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