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Giuntoli ha detto sì: l’allenatore bianconero che verrà sarà Thiago Motta

Mister Massimiliano Allegri, si spera con la Coppa Italia e la qualificazione Champions, a giugno saluterà la Juventus

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Mister Thiago Motta, l’allenatore che sta portando il Bologna in Champions e si sta guadagnando molta stima in Europa è quindi il trainer… moderno, innovativo scelto da Cristiano Giuntoli per la Juventus 2024 – 2025? Risposta affermativa.

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E The Athletic gli ha dedicato, con le seguenti parole, il primo di una serie di articoli su allenatori emergenti: “Il 41enne ha trasformato il Bologna da una squadra in difficoltà in Serie A, a una delle squadre esteticamente più gradevoli d’Italia. Dopo essere subentrato all’amatissimo Sinisa Mihajlovic in circostanze particolari. Senza vittorie nelle prime quattro partite, Motta ha dovuto gradualmente guadagnarsi la fiducia dei tifosi del Bologna, portando il club al nono posto nel 2022-23. Con il supporto di Giovanni Sartori (direttore tecnico) e Joey Saputo (proprietario del Bologna), Motta è stato incaricato di mettere in atto le sue idee tattiche. Ma quali sono esattamente queste idee?
Motta non è stato timido nel condividere la sua filosofia durante il suo primo incarico da allenatore con la squadra Under 19 del Psg nel 2018. È stato qui che è stato inutilmente deriso per aver parlato di un modulo 2-7-2 – che è stato erroneamente interpretato come una struttura che si estende da dietro in avanti, anziché da sinistra a destra. La difesa rossoblu bolognese è una delle più forti in Europa in questa stagione, con solo 0,8 gol expected goals subiti senza rigore: un tasso secondo solo a Torino, Juventus e Inter in Serie A. Particolarmente interessante è il modo in cui il Bologna ama costruire dalle retrovie. Il modulo attuale di Motta? Solitamente un fluido 4-2-3-1, coi suoi difensori centrali liberi di spingersi in avanti”. Quindi dopo Gigi Maifredi, interprete massimo del calcio champagne, un altro tecnico, dalla città devota a San Petronio, andrà a Torino ad allenare la Vecchia Signora. Ma stavolta, l’esito finale  dell’operazione ‘calcio bollicine’,  sarà diversa. Scommettiamo? Ah… al suo secondo interregno tattico juventino, mister Massimiliano Allegri ha svolto uno straordinario lavoro oscuro traghettando, dall’era Andrea Agnelli a quella di John Elkann il team bianconero.  

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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