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Bella ma sconfitta dal Napoli, Max Allegri (resta o va via?) difende la sua Juve: “Abbiamo fatto una buona partita”

Giovanni Branchini, procuratore del trainer livornese: "Come si fa a non essere soddisfatti dell'allenatore della Juventus?"

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Stasera i ragazzi hanno fatto una bella partita, anche nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni buone, non siamo riusciti a sfruttarle. E’ normale che sono tutti passaggi di crescita che i ragazzi devono fare, nel trovare maggiore equilibrio, nell’andare fuori ritmo, soprattutto quando giochiamo le partite importanti. Però devo dire che la squadra ha fatto bene, siamo momentaneamente ancora secondi in classifica, abbiamo ancora 11 partite da giocare per raggiungere il nostro obiettivo. Avendo fuori McKennie e Rabiot, sia Miretti, che comunque ha più di 60 partite nella Juventus, sia Alcaraz che era la prima volta che giocava, hanno fatto veramente una buona partita. Ma indipendentemente da questo, stasera è stato bello vedere la squadra che si è aiutata, difensivamente, abbiamo rischiato su delle mischie, loro occasioni nitide davanti a Szczesny credo non ne abbiano avute. Abbiamo avuto delle occasioni non sfruttate al meglio quando ci siamo intestarditi andando velocemente troppo centralmente, invece quando abbiamo allargato subito il gioco abbiamo creato delle situazioni favorevoli. Ne potevamo creare di più. Dispiace perchè veniamo via sconfitti, soprattutto ora abbiamo un calendario importante che ci deve consentire di arrivare alla quota Champions. ll lato positivo è che oggi ha giocato una Juventus molto giovane, forse la più giovane della storia e questo significa che c’è un buon lavoro dietro“. Così Max Allegri, a Dazn, ha commentato la sconfitta della sua Juventus a Napoli per 2 reti a 1. Prima del big match allo stadio ‘Maradona’, Intervenuto a ‘Radio Deejay’, Giovanni Branchini, agente di Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, parla del futuro dell’allenatore sulla panchina bianconera: “Se Allegri resta? Io penso di sì. Sì sì, perché no. Qualcuno che possa mandarlo via? Questo è sempre possibile, vedremo quale saranno le idee della Juve. Ha un contratto e ha dimostrato il suo legame con il club. Decideranno e valuteranno loro. Di solito si cambia un allenatore quando non si è soddisfatti. Voglio vedere come potrebbero non essere soddisfatti, ma con questa proprietà può succedere di tutto”.

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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