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Meravigliosa Emma Marrone: ci lascia in Apnea, fa riscoprire il Brutalismo, spacca con #Nonmipiaceniente

Il nuovo corso artistico della Regina del Pop Italiana incanta, non stanca, illumina e non abbaglia

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Ci avete fatto caso pure voi? Siete rimasti contagiati dal mood? Ebbene, c’è qualcosa nel ‘passaggio’ prima del ritornello di Apnea, il brano di Emma Marrone al Festival di Sanremo 2024, che non riesce ad uscire dalle nostre teste. E pure il pubblico sulle piattaforme di streaming, come Spotify, ma anche su TikTok Italia, apprezza, col ‘tormentone’ del pezzo in tendenza. E se su Spotify la canzone ha superato i 10 milioni di stream in poco più di due settimane, il suono gira assai su TikTok sin dai primi giorni, con la cantante che ha più volte giocato sul suo profilo con la challenge #Nonmipiaceniente.

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Intanto, il video della canzone, rivista e corretta da Fabri Fibra, ‘In Italia 2024’, cantata dallo stesso Fibra, con BabyGang e la Regina del Pop Emma, protagonista anche, con delle riprese, al cimitero di Busto Arsizio, nell’ala nuova con le arcate in stile Brutalista volute nel 1970 dall’architetto Ciapparella sullo sfondo, fa discutere sulle bacheche social bustocche e i media. Si sono formate due fazioni: chi giudica irrispettose e “di cattivo gusto” le riprese in un luogo sacro come il camposanto e chi invece sostiene che non ci sia nulla di male, ma che anzi sia stato un modo per dare rilievo ad un’eccellenza artistica della città qual è il brutalismo del cimitero di via Lonate. Insomma, Emma Marrone è tornata alla grandissima: Chapeau!

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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