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I Ricchi e Poveri alla grandissima dopo il Festival di Sanremo 2024. E la pensione, una miseria, può attendere

Angela e Angelo, con la ballata sanremese 'Ma non tutta la vita', tengono botta alla musica pop contemporanea

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In una lunga intervista a Il Messaggero, Angela Brambati e Angelo Sotgiu, meglio conosciuti come i Ricchi e Poveri, hanno raccontato della loro vita oggi. Dopo una lunga carriera e l’ultima avventura, trionfale, al Festival di Sanremo 2024, sono pronti per una nuova sfida. Quale? “Un musical. Stiamo cercando di capire a chi presentare il progetto. Poi prima o poi faremo un documentario. E torneremo anche in Australia e Canada. Quello che ti toglie le forze è tutto quello che c’è prima di salire sul palco, i viaggi e le attese, cantare è una festa. Finché ci divertiamo, la gente ci segue, e la salute ci assiste, andiamo avanti. La pensione? Rispetto a quanto abbiamo versato, prendiamo poco. Un migliaio di euro”. Già, i Ricchi e Poveri sono più affiatati che mai, dopo 56 anni di carriera musicale condivisa, hanno raggiunto 7,1 milioni di ascoltatori mensili su piattaforme di streaming, un risultato impressionante, specialmente considerando la loro lunga carriera e la capacità di mantenere un forte seguito nel tempo. Il loro brano ‘Ma non tutta la vita’, ballatona romantica e moderna, presentato all’ultimo Festival di Sanremo, in gara con artisti contemporanei come Mahmood e Annalisa, va comunque alla grandissima. Chapeau!

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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