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Tutti comunque parlano ancora di Chiara Ferragni, anche a sproposito e per marketing macabro

Il tocco l’influencer di Cremona, in un momento difficile, non l’ha comunque perso

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Se ora Chiara sponsorizzasse bare non morirebbe più nessuno”, con sotto una scintillante bara rosa. Questo l’ultimo discusso post pubblicato sui socia media dallagenzia funebre Taffo riferito a Chiara Ferragni e alla sua fallimentare strategia per affrontare la crisi d’immagine che la vede protagonista a seguito degli scandali legati alla finta beneficenza e alle inchieste che la vedono indagata per truffa.

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Da anni, l’agenzia Taffo utilizza efficacemente sui social media una strategia di marketing di taglio umoristico, spesso molto “nero”, per parlare della morte e per vendere i suoi servizi. Il social media manager dell’agenzia, Riccardo Pirrone, aveva commentato il primo video di scuse della Ferragni dopo lo scandalo “una pezza peggiore del buco”. E ora è arrivato il post in oggetto, un po’ macabro, incisivo è ancora legato a Chiara da Cremona. La Ferragni il tocco magico, non l’ha perso, sfilarla sempre di lei. O no?

Stefano Mauri 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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