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la ‘prigionia social’ di Chiara Ferragni diventa una provocazione artistica

L'imprenditrice digitale e influencer di Cremona ha postato una foto con l'amata Paloma

L’occhio,

simbolo di Chiara Ferragni che sovrasta una Milano cinta da filo spinato con sotto una grande scritta, ‘1984’. Con un richiamo orwelliano, è dedicata a Chiara da Cremona e alla ‘prigionia’ social, l’ultima opera dello street artist torinese Andrea Villa, spunto artistico apparso via Reggio e corso Regio Parco, a Torino. Il grande occhio simbolo di una delle influencer più note al mondo e oggi al centro dell’inchiesta per il pandoro-gate, campeggia su uno sfondo bianco chiuso da un doppio cerchio nero e rosso. Non c’è niente di rosa, di sognante e delicato com’è nello stile Ferragni. Una scelta voluta, una provocazione studiata.

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‘Il libro di George Orwell – ha spiegato Andrea Villa al Giorno– immaginava un mondo dove gli schermi televisivi spiavano tramite telecamere le vite e le azioni delle persone, per uniformarle al pensiero unico del Grande Fratello, il dittatore supremo che controllava tutto con i suoi occhi digitali. Il protagonista del libro era prigioniero in casa, controllato a vista dalla telecamera del suo televisore. Così come Chiara Ferragni si ritrova prigioniera del suo stesso social e della sua stessa immagine, un occhio che l’ha sbugiardata e ora la imprigiona – spiega l’artista –, vittima del suo stesso mezzo comunicativo”. Intanto dopo l’inchiesta sul caso del pandoro Balocco “Pink Christmas” e l’accusa di truffa aggravata, la procura vuole vederci chiaro anche sulle altre iniziative benefiche portate avanti dall’imprenditrice – influencer di Cremona, con Chiara (via Instagram ha pubblicato una foto col cane Paloma) pronta a collaborare con gli inquirenti.

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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