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Toto Cutugno, Italiano vero, merita un grande tributo al Festival di Sanremo 2024

Amadeus ha detto che non mancherà un ricordo all'artista nazionalpopolare. L'ideale sarebbe...

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Il cantautore Toto Cutugno si è purtroppo spento, causa un maledetto tumore, lo scorso 22 agosto. Tanti sono stati i colleghi ad avergli reso omaggio, compreso Adriano Celentano. Proprio quest’ultimo ha colto l’occasione per ricordare, rinverdire un retroscena sui social. Cosa ha detto? Ha rivelato che Cutugno avrebbe tanto insistito che fosse lui ad incidere la canzone L’Italiano, ma ha preferito evitare. E queste sue parole pare abbiano messo in moto un progetto legato alla prossima edizione del Festival di Sanremo. A rivelare tale disegno è stato il giornalista Roberto Alessi sul magazine Novella 2000:

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“Sarebbe una bella idea avere Adriano Celentano al Festival per cantare L’Italiano…Questo omaggio a Toto si trasformerebbe nell’evento top del Festival, come lo era stato per il trio formato da Al Bano, Morandi e Massimo Ranieri quest’anno…”

Così ha scritto Alessi, manifestando la sua ottima, positiva intuizione. Mai accettato, o meglio, criticato eccessivamente, ostacolato dalla critica quando cantava, Cutugno avrebbe meritato maggior considerazione da vivo. La speranza è che almeno all’Ariston nel 2024, luogo caro al Toto nazionalpopolare, l’artista famoso nel mondo venga celebrato, no?

Intanto, Amadeus conduttore e direttore artistico del Sanremo che verrà, ha tenuto a rassicurare tutti sui social che ci sarà sicuramente un omaggio sul palco del Teatro Ariston: “Ovviamente lo ricorderemo con grandissimo affetto e sono vicino alla famiglia, a loro va il mio forte abbraccio…”

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Nel frattempo è nato il cocktail ‘Sono un italiano, un italiano vero’, ispirato alla nota canzone di Cutugno, ideato da Ettore Diana – barman di lungo corso già campione mondiale IBA nella categoria Fancy a Pechino nel 2012, ora in forze (per l’estate 2023) al Central Bar 80 di Santa Teresa Gallura, il tutto in collaborazione con Caffo, l’azienda che produce il Vecchio Amaro del Capo.

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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