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L’ex Ct Roberto Mancini: “Massacrato per essermi dimesso, le mie idee diverse da Gravina”

Luciano Spalletti in pole position per sostituire il ‘Mancini’, ma il Napoli tolga la clausola

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“Non ho fatto nulla per essere massacrato così. Mi sono solo dimesso e ho detto che è stata una mia scelta”.

Così ha parlato l’ex commissario tecnico Roberto Mancini, in un’intervista (ripresa poi da molti siti web) esclusiva a Repubblica, con la quale ha voluto fare chiarezza sulle ragioni che l’hanno portato a dimettersi da ct della Nazionale (qui la situazione su Spalletti e Conte come nuovi nomi per la panchina).

Prosegue l’ex selezionatore azzurro nel mirino del calcio arabo:

“Lo so, mi sono dimesso. Ma mi sono assunto tutta la responsabilità della decisione e non mi sono nascosto. Forse dovevo farlo prima, ma non ho lasciato la Nazionale a tre giorni da una partita. Il presidente federale Gravina? Da un po’ di tempo la vedeva diversamente da me. La scelta dello staff? Certo, ha contribuito.

Così parlò Roberto Mancini il quale, avrebbe dovuto dimettersi dopo la mancata qualificazione al Mondiale 2022. E, sulla scia di quanto fece l’ex guida della FIGC ai tempi di Ventura, forse con Mancini all’epoca doveva dare le dimissioni pure Gravina, no?

Ah, Luciano Spalletti sarebbe in pole position per la panchina azzurra, ma il Napoli dovrebbe togliere la penale per liberare il tecnico che ha riportato a Napule lo scudetto. Che ne pensate?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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