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Il top player della Juve è Cristiano Giuntoli. Vlahovic? Tutti lo vogliono, ma per ora nessuno lo piglia

John Elkann parla di cose juventine in questi tempi di anniversari importanti

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È davvero Cristiano Giuntoli il miglior acquisto della Vecchia Signora? Procediamo con ordine, partiamo da un compleanno importante… Eh già, la Juventus made in Agnelli festeggia il centenario che cade il 24 luglio, quando ebbe inizio la grande dinastia a capo del club bianconero. E con un’intervista appassionata, di cose juventine ha parlato John Elkann, numero del club bianconero, di Exor e di Gedi (il gruppo editoriale che edita La Stampa e Repubblica).

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Ecco alcuni passaggi dell’intervista di Elkann e quello, che per John è il vero top-player già preso: “Il colpo più importante lo abbiamo già fatto. È l’arrivo a Torino di Cristiano Giuntoli, il nuovo direttore sportivo, che rappresenta adattamento e innovazione, in perfetta continuità con la nostra storia. Giuntoli porterà alla Juventus un modo di lavorare che valorizza i giovani talenti e costruisce i campioni”.

Ah questo il pensiero di Elkann, sulla Juventus che ha abbandonato la Superlega: “Gli altri campionati nazionali mostrano una deriva ormai evidente: i giocatori più bravi vanno a giocare in Inghilterra, finendo per impoverire le competizioni locali. Come rispondiamo a questa sfida? Questa è la questione. Non è una questione che riguarda la Juve. È un problema che riguarda tutto il calcio europeo”.

Aggiornamenti sull’affaire Lukaku? Il Berga a Torino per indossare la casacca bianconera ci andrebbe subito, ma la Juventus deve prima vendere Vlahovic, centravanti intriganti che in tanti vogliono, ma nessuno si piglia, per ora.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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