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Il giornalista Alfredo Pedullà attacca Allegri per il caso Bonucci. L’ex presidente Andrea Agnelli ha lasciato tanti grattacapi

La Juventus va rifondata risolvendo prima i tanti problemi lasciati in eredità

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Il re del ‘mercato’ Alfredo Pedullà su Twitter ha commentato così il caso Bonucci scoppiato (e annunciato?) alla Juventus. Il giornalista, implicitamente, ecco ha attaccato ancora Massimiliano Allegri.

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Un giorno forse verrà fuori il vero grande problema della Juventus. Senza girare intorno a calciatori, magazzinieri, collaboratori. Un solo problema. Non risolverlo significa perdere più soldi di quelli che pensi di perdere risolvendolo”.

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Dalle frequenze televisive di Sportitalia, tra l’altro, il giornalista, grande esperto di calciomercato, aveva illustrato, senza peli sulla lingua, il casino Leonardo Bonucci, ormai ex capitano bianconero, affrontando, pure il caso dei presunti bianconeri scontenti, dalla riconferma di mister Massimiliano Allegri:

Bonucci non deve far cambiare idea a nessuno, togliamo i tappeti e non droghiamo le notizie. Non rientra nei piani, stop. Allegri ha chiesto di mandarlo fuori rosa, punto. Vecchie scorie mai sopite. Vorrei poi capire per quale motivo un eccellente attaccante come Vlahovic sia diventato un brocco come Allegri. Se certifichiamo che lui deve accettare l’anti-calcio che ha fatto Allegri e deve restare, per me, sbagliamo. A un certo punto saluta e se ne va se ce ne saranno le condizioni. Anche Chiesa, se arriva un’offerta da 50 milioni va via. Chiesa non è vittima di Allegri? Rileggetevi alcune dichiarazioni dell’allenatore”.

allegri juve

Dato a Pedullà, ciò che appunto è di Alfredo, forse è il caso di dire che probabilmente, dal ritorno (costosissimo di Allegri), all’affaire Bonucci, passando per il salasso economico provocato dall’arrivo, nel 2018, di Cristiano Ronaldo, agli acquisti di Chiesa, Arthur, McKennie, alle norme contrattuali relativi ai contratti di Cuadrado (ormai ex) e Alex Sandro, alla promozione di Fabio Paratici (bravo talent scout, ma fare il direttore generale è un altro mestiere) con le sue plusvalenze, beh le responsabilità maggiori (di tali grattacapi) indubbiamente sono riconducibili alla gestione legata all’ex presidente Andrea Agnelli: il suo regno, dall’addio di Marotta (settembre 2018) in poi, ecco ha iniziato a ingrigirsi, no? Ora ridare le tonalità giuste tocca a Cristiano Giuntoli.

Stefano Mauri    

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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