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Stavolta a fare folclore sono le dichiarazioni di mister Allegri

La sensazione: il secondo ciclo bianconero del Max, non doveva iniziare ed è già finito

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Udite, udite … quanto segue: “Quando si giocano le partite dopo la partita bisognerebbe stare zitti. A caldo si possono dire cose inesatte”. Così Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, ha commentato le parole di Szczesny dopo la gara di Siviglia circa un atteggiamento troppo remissivo della squadra: “C’è una componente emotiva forte. La squadra a Siviglia ha fatto tutto nel migliore dei modi, potevamo evitare il gol ma sono cose che capitano. Andare a Siviglia e fare 6/7 palle gol non era semplice, siamo stati forse imprecisi. Non c’è da spiegare niente. Io non so cos’ha detto Szczesny, magari non conoscendo bene l’italiano ha sbagliato dei termini. Quella di Cuadrado era una battuta. Si poteva far meglio e si poteva far peggio. Quest’anno tra una partita e l’altra ci sono state delle situazioni in cui non siamo stati molto fortunati. Vediamo come finiamo in campionato, poi alla fine la società com’è giusto che sia fa le proprie valutazioni e scelte come succede tutti gli anni”.

Così parlò Allegri, ma nella fattispecie, quanto ha dichiarato suona folcloristico: il Siviglia, in due partite ha fatto della Juventus ciò che voleva. E questo non è da Juve… 

Ah, il secondo ciclo di Allegri (il primo è finito nel 2017) alla Juve, probabilmente non doveva iniziare, sicuramente è già finito.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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