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Massimo Brambati: “Commisso non esistono più le bandiere”

Il patrono della Fiorentina attacca sempre la Juventus. Ma perché?

 

Già a TMW Radio, durante Maracanà, è arrivato il momento de Il Tackle dell’ex calciatore,opinionista e procuratore Massimo Brambati: Commisso che attacca di nuovo Vlahovic e Chiesa per il passaggio alla Juventus? Io la domanda che mi faccio è: bene i presidenti che vogliono spendere nel calcio, ma lui è attaccato alla maglia? Sono rari i professionisti, che siano dirigenti, calciatori e presidenti, attaccati alla maglia. Tutti ora agiscono per fini di lucro, non esistono più i presidenti-tifosi. Il calcio ormai è diventato un business. Gli unici tifosi sono i tifosi. Kim potrebbe andarsene dal Napoli, rimane un grande professionista perché si è impegnato e ha vinto anche uno Scudetto.

Le ultime bandiere sono state Totti, Maldini, Del Piero, Chiellini, ma alla fine calciatori che si attaccano alla maglia non ci sono più. Ma è anche normale, si è professionisti. Non capisco poi Commisso che ha preso tutti quei soldi dalla Juventus. Anche Aurelio DemLaurentiis con Higuain guadagnò tanto e non si deve lamentare. Chiesa e Vlahovic oggi poi non valgono neanche di più, forse anche di meno e per questo Commisso deve essere soddisfatto”.

Così parlò, o meglio…provoco’ Massimo Brambati, calciofilo mai banale, informato e diretto. Ah ma chissà perché Commisso, anziché essere grato alla Juve per tutti i soldi che ha avuto, attacca sempre il team bianconero… mah.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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