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Massimo Cellino si dimette da presidente del Brescia. Il club è in vendita

Intanto perché non affidare la presidenza a Dario Hubner?

Massimo Cellino si è dimesso dalla carica di presidente del Brescia. Questa la sua lettera aperta pubblicata attraverso le pagine del sito ufficiale delle Rondinelle:

“Con la presente rassegno con effetto immediato le mie dimissioni da Presidente della Società e da componente del Consiglio di Amministrazione, dimissioni peraltro già annunciate e temporaneamente sospese nel c.d.a. del 24 ottobre 2022. Le ragioni della decisione, che ho assunto dopo un profondo travaglio interiore sono sia di carattere personale che legate alla preoccupazione di garantire la più efficiente gestione della Società in modo che possa conseguire i migliori risultati sportivi.

Sul piano personale, il procedimento penale, che mi vede coinvolto e che dura ormai da ben due anni, nell’ambito del quale è stato emesso il provvedimento di sequestro che coinvolge di fatto il Brescia Calcio, ha ormai logorato la mia serenità, necessaria ai fini della gestione di un’impresa complessa quale è una squadra di calcio.

Per quello che concerne, poi, gli interessi di squadra, alla difficoltà sul piano personale cui ho sopra accennato si deve aggiungere che l’esistenza del sequestro introduce una serie di vincoli che mal di conciliano con la flessibilità e la speditezza di decisioni che una gestione efficiente di una società di calcio richiede. Del resto, sono certo che la squadra sia più forte di quanto si pensi e i risultati non raggiunti ultimamente sono figli del mio stato d’animo che si riflette sulla squadra e non lo dico da tifoso, ma per la mia pluriennale esperienza nel calcio.

Sono convinto che con le mie dimissioni la Società sarà in condizione di individuare, d’intesa con gli organi giudiziari, una persona che, con più serenità, potrà portare il Brescia Calcio a quei risultati che la passione dei tifosi merita.
È per questo che aggiungo alle mie dimissioni l’augurio, che formulo con tutto il cuore, dei migliori successi sportivi.

Ringrazio i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per la preziosa collaborazione resa in questi anni.
Ringrazio tutti i dipendenti, lo staff tecnico ed i componenti della squadra per la passione con cui si sono sempre impegnati.
Infine un ringraziamento particolare ai tifosi, il cui sostegno alla squadra non è mai venuto meno.
Ringrazio anche il custode giudiziario per la disponibilità dimostrata”.

juve

Ora, aspettando di capire se Cellino ha pure messo in vendita (per 30milioni di euro?) il suo Brescia (inevitabilmente scosso dalle dimissioni del  proprio presidente, beh che succederà a gennaio: ci sarà una cessione dei propri pezzi pregiati oppure uno sforzo per trattenerli?), perché non provare ad affidare la presidenza del club, così per vedere l’effetto che fa, per far passare la nottata, a Dario Hubner, ex centravanti e goleador di un grande Brescia (a proposito: è solo gossip l’interessamento dell’ex patron del Parma Ghirardi?

hubner

Il proprietario della Feralpi Lonato Pasini farà un tentativo? Cosa c’è di vero dietro la suggestione di un fondo australiano interessato al team bresciano?) di Corioni, affiancandolo al calciofilo Giorgio Perinetti e all’uomo dei conti bresciani Luigi Micheli?

 Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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