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Carlo Ancelotti e il Real Madrid si prendono la finalissima di Champions

A Napoli ha preso del bollito, ma Carletto sa far calcio e meritava la Juve al posto di Sarri

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Già, dopo aver eliminato i più ricchi del mondo, il Psg, e i campioni in carica, il Chelsea, Carlo Ancelotti ha fatto fuori il City di Guardiola (altro fallimento) ed è stato perfetto tatticamente, mentalmente, e nei cambi: non ha sbagliato nulla. E ora si giocherà la Champions League nella finalissima col Liverpool.

carlo ancelotti

Questo, in sintesi, il commento rilasciato dal Carletto internazionalpopolare dopo il passaggio in finale.

“La grandezza di questo club è questa, è un club che non ti permette di arrenderti neanche quando tutto sembra finito. Ti dà la forza di continuare a lottare, di crederci ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo giocato una partita contro un avversario molto forte: nel momento in cui tutto sembrava finito abbiamo trovato le ultime energie per pareggiare. Quando sei capace di pareggiare la partita negli ultimi minuti hai un vantaggio psicologico molto grande. È successo tante volte, penso a una finale di Champions contro il Liverpool in cui ci hanno raggiunto alla fine, poi c’era tutt’altra energia”.

Carlo Ancelotti

Ah chissà che ne pensano, della doppietta campionato (già vinto) di Spagna e finalona nella Coppa delle Grandi Orecchie quelli che, nel corso dello sfortunato interregno tecnico di Ancelotti a Napoli lo consideravano bollito e superato, oppure i guardiolisti convinti alla Adani e Cassano?

Mister Carlo è tutt’ora un bravissimo allenatore, un tecnico aziendalista senza dogmi, capace e che conosce la materia. E nel 2019 meritava la Juve più di Sarri, no?

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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