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Bobo Vieri: “In Italia le squadre giocano un calcio offensivo, solo la Juve pensa solo a difendersi”

Intervistato dal Corriere della Sera, l'ex bomber giramondo attacca il non gioco di Max Allegri

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Insomma… la Juventus allenata da Massimiliano Allegri non piace praticamente a nessuno. Fresco di patentino da allenatore, pure Bobo Vieri, intervistato dal Corriere della Sera, in questi tempi di primi bilanci calcistici, ecco ha attaccato il non gioco bianconero…

«Mi sono molto divertito in questo girone d’andata, ho visto una gran voglia di fare calcio, di imporre il proprio gioco, tutte cose che fanno bene alla serie A. Non è per nulla scontato spadroneggiare sui campi di provincia, dove trovi squadre spavalde, organizzate, che non impostano più le partite solo per limitare i danni o strappare il pareggino. Succede sempre qualcosa, anche quando il pronostico sembra a senso unico.
Vlahovic, senza dubbi. È il centravanti puro più forte d’Europa, insieme ad Haaland. Anche se livello internazionale metto Haaland primo e Vlahovic secondo.
Mister Vincenzo Italiano, che con la Fiorentina sta facendo un lavoro interessantissimo. La nuova proprietà viola — dopo tutta una serie di scelte disastrose — ha finalmente individuato un allenatore giovane, bravo, a cui piace giocare. La Fiorentina propone un bellissimo calcio, fresco, divertente, con tanti giovani: infatti merita la classifica che ha.
Vedo quasi tutte le squadre con un atteggiamento propositivo, offensivo, mentre la Juve è sempre molto indietro e offre un calcio sterile, fermo. È una delle società più importanti e prestigiose del mondo, ha giocatori superiori alla media, non può quindi giocare un calcio così brutto, non è accettabile. Mi ha colpito in negativo e fino ad oggi è sicuramente la grande delusione della stagione.
Gasperini sta facendo una cosa mai vista secondo me in certe realtà. Penso a Claudio Ranieri e alla sua spettacolare impresa con il Leicester: vincere la Premier in un club simile è stato un capolavoro.
Poi, però, il Leicester è tutto sommato tornato nei ranghi. L’Atalanta è invece quattro anni che è in Champions League: seconda, terza o quarta, è sempre lì. Quando giocavo io, una squadra come l’Atalanta faceva giustamente festa se si salvava un mese prima. Ora con Gasperini è fra le grandi. È una grande, senza storie. Tutti gli anni lotta per la Champions, sempre più vicina a chi guida la classifica in campionato. È una cosa mostruosa».
Così parlò Bobo Vieri…
Stefano Mauri
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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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