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Ah che malinconoia: la solita, timida e da rifare Juve non va oltre il pareggio a Venezia

Servono rinforzi subito in attacco e centrocampo. E pure un rimpasto societario non sarebbe male

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Per carità, il direttore sportivo Cherubini e l’amministratore delegato Arrivabene, appena arrivati si sono trovati immersi in un’inchiesta, riguardante bilanci e presunte plusvalenze fittizie, che porta via tempo, energie preziose e non si sa dove porterà. Detto ciò, questa Juventus che fatica in campo e fuori dal campo necessita di rinforzi in attacco e centrocampo e pure di un rimpasto societario (il dopo Marotta non è stato proprio un successone e Nedevd fatica a calarsi nelle vesti di dirigente sul pezzo) immediato che porti facce nuove sulle bianconere rive torinesi del Po.

Intanto Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, dopo il pareggio sul campo del Venezia è intervenuto al microfono di Dazn a caldo: “Il primo tempo abbiamo fatto bene, creando e calciando in porta. C’è stato un blackout di 10-15 minuti fino al gol del Venezia, ci era successo anche a Salerno. Solo che lì eravamo stati fortunati, avevano preso il palo, oggi invece no. Bastava avere la pazienza di giocare 2-3 palle sulle punte e far passare quel momento, invece non ci siamo riusciti. Sono due punti buttati contro un ottimo Venezia”.

Non è andata oltre un triste pareggio (1 a 1) la Vecchia Signora a Torino, squadra da rifondare che necessita di un regista, di un bomber e di nuove energie. Ah … Dybala si è infortunato ancora, ma al netto dei malanni, merita davvero un milionario rinnovo contrattuale?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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