Musicasocietà

Emanuele Mandelli: “Le critiche alla canzone Mille? Ehm un tantino strumentali”

Il musicologo cremasco fa il punto in materia di tormentoni musicali estivi

 

 

Giornalista, scrittore (ha scritto, con un godibilissimo stile underground … pop visionario – stralunato, tutto suo, e molto intrigante circa 15 libri), musicologo, cantautore, musicista, sanremologo d’autore, libero pensatore e, soprattutto, bella (tanto schiva quanto appassionatamente intelligente) persona sempre sul pezzo: queste e tante altre cosette è Emanuele Mandelli, cremasco di razza con una visione attenta e vigile sul mondo. E con lui siamo tornati a parlare di musica e … tormentoni estivi.

Insomma sembra di capire che per polemizzare contro una Hit Estiva non si aspettava altro che una canzone di Fedez, no?

Trovo strumentali ed eccessivi gli attacchi a “Mille”, brano tra l’altro vicino a noi cremaschi poiché Davide Simonetta, produttore e co – autore, è appunto di Bagnolo Cremasco, paesino a due minuti da Crema. La Coca Cola è citata e menzionata pure nel pezzo “Cinema” di Francesca Michielin e Samuel, ma in questo caso non si registrano attacchi o segnalazioni del Codacons, non nuovo a diatribe con Fedez e sua moglie Chiara Ferragni. Per non parlare di Cristiano Ronaldo e la bottiglietta da lui spostata in una conferenza stampa all’Europeo di Calcio.

Musicalmente ti piace “Mille”?

Bel pezzo, ben scritto e confezionato per tre big del calibro di Orietta Berti, Achille Lauro e Fedez. Simonetta arriva dal Rock, ma oggi è uno degli autori e compositori Pop più bravi, apprezzati, cercati e ispirati sulla piazza. La sua mano, ormai si sente sempre e comunque.

Hai sentito la Hit co – scritta e prodotta da Dj Cino, vale a dire da Mattia Cerri, altra Eccellenza Musicale autoctona, come Davide Simonetta di Bagnolo Cremasco, da esportazione?

Lo stile, classico Reggaeton estivo non è nelle mie corde, ma “Que tal”, cantata da Boro Boro e da Cara da Crema, ci sta ed è godibilissimo.

Cinque mesi fa, molto prima del Festival di Sanremo 2021 avevi consigliato di seguire con attenzione “Musica Leggerissima”. Ebbene, Colapesce e Dimartino, con questo pezzo straordinario, furoreggiano,qua e là e in radio, dalla scorsa kermesse sanremese…

Sono bravissimi i ragazzi e le varie versioni per così dire remix del loro pezzone danno un’aria decisamente estiva a “Musica Leggerissima”. Segnalo inoltre le collaborazioni, in quest’estate 2021 di ripartenza in musica, di Loredena Bertè con Emma, “Senorita” di Boro Boro e Nina Zilli con lo zampino del poc’anzi menzionato Dj Cino, Jovanotti e Gianni Morandi con “L’Allegria” che spacca e Annalisa insieme a Federico Rossi con “Andamento Lento”.Non dimentico la classicissima sinergia J-Ax& Jack La Furia che stavolta ha partorito “Salsa”. Gli echi sanremesi invece ci portano a Madame, fresca di polemica con un fan che le chiedeva un selfie all’ora di pranzo, con la sua Marea e “Tattica” di Fulminacci.

Sono gli artisti italiani i protagonisti assoluti dei tormentoni estivi a questo giro, eccezion fattaper il ritorno dei Cld Play e “We Are The People”, l’inno dell’Europeo 2020, la cui melodia ricorda “Ringo Starr” dei Pinguini tattici Nucleari” di sua maestà Bono, Martin Garrix e The Edge.

Dulcis in fundo, senza i Boomdabash – Baby K (“Moicani”, ndr), Takagi&Ketra più Giusy Ferreri ed Elettra Lamborghini, l’estate non sarebbe stata la stessa cosa, fermo restando che “Mille”, per ora è la Hit più caratterizzante.

I Maneskin dopo Sanremo hanno conquistato l’Eurofestival nel fratetmpo…

E meritatamente, con “I wanna be your slave”, straordinario e meritato record, sono nella Top Ten inglese.

Uno sguardo per chiudere alla musica cremasca…

Detto degli autori e produttori Dj Cino e Simonetta protagonisti assoluti, e di Cara coprotagonista in “Que Tal”, menziono il sempre più inserito Benedetto Alchieri e il ritorno con qualche inedito degli Overdreams.

Quando uscirà il tuo nuovo libro, per così dire … giallo, non giallo ambientato nel Cremasco?

Mah non so, ma vorrei uscisse prima o poi.

Ma quanti libri hai scritto in tutto?

Forse una quindicina.

 

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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