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Che ci faceva de Paul a Milano, al Botinero? I tifosi dell’Inter sognano il colpaccio

Il calciomercato non dorme mai, ma prima di comprare bisogna vendere e incassare

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Nei giorni scorsi, il fortissimo centrocampista argentino (mezza Europa lo vuole, ma quella friulana è una gioielleria molto cara) dell’Udinese (per il club bianconero nulla di strano, semplicemente si è trattata di una trasferta per risolvere problemi burocratici) Rodrigo de Paul è stato avvistato a Milano, precisamente nel ristorante (cucina argentina di proprietà della bandiera interista Zanetti) Botinero.

Rodrigo si sarà magari anche incontrato col general manager nerazzurro Beppe Marotta per parlare di futuro? Mah … considerando che nulla, in fondo, accade per caso, tutto è possibile, no?

Certamente prima di acquistare, l’Inter neocampione d’Italia, per sistemare il bilancio deve vendere. Prerogativa questa comunque di tante compagini italiane del e nel pallone.

Qualcosa tuttavia, sul fronte finanziario, in casa Suning (gruppo cinese proprietario del sodalizio meneghino) si muove: fondi interessati a finanziarie le casse societarie, oppure addirittura a rilevare il sodalizio che fu di Massimo Moratti starebbero infatti per entrare in scena apportando denaro, speranza e ossigeno.

Mister Antonio Conte? Dinanzi a concrete possibilità di proseguire nel percorso intrapreso due anni fa, sicuramente resterà al suo posto per proseguire, con gli innesti giusti (un portiere, due laterali sinistri, un attaccante, un centrocampista e un difensore) appunto il cammino ambizioso iniziato nell’estate 2019.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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