
Sostiene il giornalista, molto informato sui fatti, Alfredo Pedullà che … nei giorni scorsi, il presidente del Napoli ha contattato mister Maurizio Sarri per proporgli di tornare a fare calcio all’ombra del Vesuvio. Ma Sarri, ancora indispettito per essere stato licenziato dalla Juve lo scorso Ferragosto, per il momento ha rifiutato la clamorosa proposta.
Intanto, con un Tweet, De Laurentiis ha smentito di voler licenziare il direttore sportivo Giuntoli, ma non ha detto nulla in merito al suo attuale tecnico.
Gattuso, dopo il vittorioso match di domenica scorsa col Verona, dicendo di sentirsi deluso dal comportamento della società si è tolto un macigno dalla scarpa, ma calcisticamente parlando, il bravissimo Rino, alla corte del Napule, dove non sta facendo malissimo, non si trova più a suo agio. E per colpe altrui.
Già la colpa è proprio del patron il quale, prima di aver ricevuto il no da Sarri (il trainer toscocampano avrebbe rifiutato pure il Marsiglia, in attesa di proposte da Firenze e Roma), aveva telefonato a Benitez, ricevendo, tra le altre cose, la disponibilità di Mazzarri a subentrare qualora la panchina di Ringhio Gattuso dovesse saltare.
Ma Gattuso, per la cronaca uno dei pochi calciofili che dice sempre ciò che pensa, lui che dal Milan se ne era andato per disperazione deluso, no … non deve mollare, anche se il presidentissimo e pochi altri, non meritano la sua meravigliosa professionalità. Restare a fare football nel golfo partenopeo, farsi cacciare o allontanare a fine campionato, per il bravissimo Rino Gattuso rappresenterebbe nei confronti del proprio datore di lavoro (il produttore cinematografico è bravo a costruire, ma come successo con Ancelotti tende a stancarsi presto di certe alchimie con determinati tecnici) la giusta vendetta, poiché Ringhio è tanto capace, quanto trasparente e … sì, sarebbe stato (ormai De Laurentiis vuole altro, sospeso tra passato e Juric o De Zerbi) il condottiero tattico giusto per la truppa azzurra.
Ma il capo ha deciso diversamente. Resista (però) caro Ringhio.
Stefano Mauri