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Il regista Saccomano: tante cose … bollono in pentola, ma il Covid molli la presa

Un film in promozione, uno in preparazione e due in uscita tutto in salsa thriller

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Nato a Mortara, in provincia di Pavia, il regista, scrittore, giornalista, musicologo, autore teatrale, ed esperto di mistero, Ufo e true – crime, Gianpaolo Saccomano è ormai un’Eccellenza cremasca d’adozione. E con lui, in questi giorni ansiosi di seconda ondata da Coronavirus, volentieri siamo tornati a fare due chiacchiere …

A che punto sei con la lavorazione del tuo ultimo film “La strega di Baratti”?

Allora siamo in quella che si definisce fase di post produzione e inserimento delle musiche, ma restano scene esterne da girare, riprese, ferme da settimane causa pandemia ed emergenza sanitaria.

Oltre a terminare, lavoro fondamentale dato che televisione e grande schermo vi aspettano, “La strega di Baratti” cosa bolle nella tua pentola artistica?

All’orizzonte ho la realizzazione di una storia cinematografica, un thriller particolare, attraverso un mezzo di comunicazione storico e mai anacronistico, dato che il cinema soffre per il maledetto virus.Poi lavorerò a un docufilm su un famoso cantante italiano raccontato, visto, descritto e narrato da personaggi che l’hanno conosciuto.

Sbaglio o questo secondo lockdown ha purtroppo impedito lo svolgimento di un evento interessantissimo dedicato al “Mostro di Firenze” e al lungometraggio, scritto e diretto da te “Nero Fiorentino”?

Esatto a Cremona avevamo programmato, proprio in questo mese di novembre, una conferenza sul “Mostro”. Tra l’altro questi sono giorni particolarissimi per la vicenda che a suo tempo terrorizzò l’Italia: l’ex legionario Vigilanti infatti, con l’archiviazione della sua posizione, esce dall’inchiesta. E pure per me Vigilanti non è il Mostro. Appena la situazione si normalizzerà e il Coronavirus ci farà respirare vorrei riproporre comunque l’approfondimento di cronaca appena rinviato. E come avevamo annunciato, durante l’appuntamento interverrà una persona, all’epoca abitante in Toscana, molto informata sui fatti.

Hai scritto ancora qualcosa per il Giornale dei Misteri?

Sì un articolo dedicato a una creatura mostruosa del fiume Po. E per Giovanni Villa e Valentina Vanelli sono diventato attore nel loro film, un fantasy psicologico, “La zona”.

Hai notizie, nell’ambito della tua attività di ricercatore e responsabile scientifico del Gruppo UFO Cremona di avvistamenti non identificati nei cieli?

Mah … segnalo sorvoli alti e luci viste e attenzionate qua e là…

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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