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Milan: Ibra non è solo un colpo mediatico. Juve: Kulusevski serve subito

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Partiamo dalla Juventus per dire che l’acquisto del jolly offensivo (può giostrare da attaccante e da centrocampista, essendo giovanissimo ha ampi e vasti margini di miglioramento) Kulusevski dall’Atalanta, via Parma dato che giocava, o meglio, gioca proprio nel team emiliano, ecco è un colpo da Oscar.

Fabio Paratici, direttore sportivo della Juve, bruciando la concorrenza dell’Inter da un lato ha fatto uno “sgambetto” al vecchio maestro, ora deus ex machina nerazzurro, Marotta. Dall’altro capo ha acquistato un potenziale campione che, beh dato che Bernardeschi, Douglas Costa e Ramsey (a che delusione il fragile gallese, sin qui, no?) a oggi non riescono a incidere, a mister Maurizio Sarri servirebbe subito e come acqua al deserto.

Già che terzetto farebbero, schierati insieme, Cristiano Ronaldo (da centravanti d’area, con Dybala seconda punta non diventerebbe ancor più letale e decisivo?), Kulusevski e Dibala, no?

Ma il nuovo gioiello bianconero dovrebbe restare in quel Parma che l’ha valorizzato per altri sei mesi. Se invece Paratici e Nedved, magari mandando in Emilia Pjaca trovassero l’accordo con la dirigenza emiliana, mah … chissà allora, per la gioia dello staff tecnico juventino, il “Kulu” potrebbe arrivare subito a Torino e diventare così il potenziale jolly per il sogno (o ossessione?) Champions League.

Per chiudere, il mogio, lento e da ricostruire Milan, l’esperto Ibrahomovic arriva a proposito e tanto sul rettangolo verde, quanto nello spogliatoio, vedrete gioverà alla squadra allenata da Pioli e non rappresenterà solo un colpo mediatico.

Stefano Mauri                                                                 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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