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Marotta all’Inter (già da scudetto) giova a mister Spalletti. Ma Ausilio che farà?

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Questione di settimane, al massimo di un mese e poi Beppe Marotta, ormai ex (sarà rimpianto?) amministratore delegato della Juventus, stavolta nelle vesti di direttore generale, forte di un pesante triennale approderà quindi all’Inter del nuovo presidente – patron Steven Zhang.

E Marotta a Milano, sulle sponde nerazzurre del Naviglio, gasato (chi lo conosce garantisce che ha una voglia matta di rimettersi al lavoro), desideroso di rivincite (con il presidentissimo della Juve Andrea Agnelli non si è lasciato benissimo), concentrato e lanciato, beh senza tanti giri di parole dovrà  scavalcare, superare la Vecchia Signora di Torino col club (ricco, risanato e ambiziosissimo) di Suning. Capito?

Sì è ambiziosa la mission interista di Marotta e … le insidie, vedrete, non mancheranno. Come reagirà infatti il direttore sportivo Ausilio, colui il quale da solo bene ha fatto e fa, all’avvento del pesantissimo e potente calciofilo? Riuscirà la coabitazione dei due? Lo scopriremo vivendo.

Chi invece è contentissimo dell’arrivo di Marotta è mister Spalletti, il tecnico – sciamano che quest’anno, con la rosa costruita dal poc’anzi citato Ausilio, all’ombra della Madonnina può già vincere.

Luciano Spalletti e Giuseppe Marotta si conoscono infatti da anni e … secondo i bene informati si sono recentemente incontrati, dietro l’input della proprietà, per studiare il radioso presente e progettare il futuro.

Marotta vuole far meglio di quanto ha fatto alla Juventus. Ergo, soprattutto, Marotta, orfano di Paratici (e tra i due un pochino di maretta c’è) vuol tornare a vincere.

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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