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Questa Cremonese è decisamente rock e sin qui sì è stata straordinaria assai

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La Cremonese? Fantastica, superba neopromossa che, ecco sin qui si sta meritando pienamente e … densamente il titolo di squadra rivelazione di questo primo scorcio stagionale. Chapeau!

Sì applausi per mister Attilio Tesser, orma quarta “T” istituzionale e allenatore adatto per guidare questa Cremo sbarazzina. Complimenti anche alla proprietà, alla dirigenza e al direttore sportivo Giammarioli: se uno come Paulinho, fantasista che è un lusso per questa serie B, è infatti sbarcato a Cremona sulle sponde grigiorosse del Po, innanzitutto il merito è dell’esperto, scafato, navigato e inserito nei circuiti che contano diesse. No?

Un calorosissimo grazie va inoltre (e ci mancherebbe) al patron Giovanni Arvedi che… se Brighenti (e se fosse lui la prima punta che manca a completare l’attacco?) e soci sono tornati lassù dove osano le aquile, ecco il merito è fondamentalmente suo.Senza dimenticare che se i grigiorossi non sono falliti anni fa e, se poi, dopo varie vicissitudini sono ritornati tra i “Cadetti” del football, beh è sempre  grazie al generoso, instancabile e appassionato patron, un proprietario per intenderci da serie A. Chapeau! Non dimentichiamo poi il centro sportivo, un gioiello per tutto il football italico e il restyling dello Zini, tempio sportivo – calcistico adatto e ideale ad ospitare i tifosi cremonesi.

Ecco, se questi impianti sono al top, pure in questo caso, un grazie grande come una casa va al Cavalier Arvedi.

Nota negativa? Peccato per gli eccessivi pareggi tipo l’ultimo col Venezia. In Laguna ci ha messo lo zampino la sfortuna: Paulinho (in giornata no) ha colpito il palo. Ciò detto applausi per la “Cremo”.

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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