
Ventura go Home quindi, oggi più che mai che … quando una squadra affronta quella che dovrebbe essere la gara della vita spenta, poco ispirata, vecchia, monotona, svuotata: come se Siffredi andasse sul set svogliato, per nulla arrapato, spento per intenderci, ecco significa che il suo condottiero tattico, nella fattispecie proprio Ventura, praticamente è giunto al capolinea.
Ergo comunque finirà la partita di ritorno con la Svezia, l’andata ha visto gli svedesi imporsi per 1 a 0, il commissario tecnico dovrebbe essere esonerato; anzi, meglio sarebbe fosse… il diretto interessato a presentare le dimissioni, no?
A proposito, ovviamente pure il presidente Federale Tavecchio farebbe bene a dimettersi, ma in tal caso non succederà nulla. E pure in caso di qualificazione al Mondiale, vedrete, nulla muterà con l’ex Mister Libidine Ventura che rimarrà, pur depotenziato e scaricato dal gruppo storico azzurro, al suo posto. Mah!
Intendiamoci, il Ko di misura in cui sono incappati Bonucci (quando scenderà dal trono tra i comuni mortali?) e soci è ampiamente rimontabile, ma con quest’Italia brutta tutto si complica, il problema sono il caos tattico, l’involuzione tremenda, il fatto che molti giovani siano rimasti al palo e l’incapacità di sopportare certe pressioni da parte di un selezionatore che … tale non è e che subito è apparso spaesato in un ruolo non nelle sue corde.
Chi al posto di Ventura? Francesco Totti (o Pirlo) con un preparatore atletico, un allenatore e un collaboratore che segua i portieri, peggio del malcapitato, sventurato Ventura non farebbe, che ne dite? Ah …nel frattempo largo a facce nuove tra i convocati, capito? E non dimentichiamo che lunedì a San Siro l’Italia calcistica si gioca quel che resta del suo blasone con una bella ciurma di sereni, belli, affamati e tosti svedesoni…
Stefano Mauri