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Pogba al Manchester United e Gonzalo Higuain alla Juve: arrivano i botti

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Sono tornati i botti in questo calciomercato postromantico italico edizione 2016. E che… fuochi d’artificio.

Sì perché Paul Pogba, al Manchester United, alla corte di coach Mourinho, l’incantatore di serpenti, per 120milioni di euro è un affare che la Juventus non poteva e doveva rifiutare. E quando l’affaire diverrà ufficiale (manca poco), allora il management bianconero, dopo aver brindato rigorosamente a base di … champagne, virerà a tutta forza verso Napoli per strappare Higuain, attraverso euro sonanti e una o due contropartite tecniche, a quella vecchia volpe cinematografica di Aurelio De Laurentiis.

Post scriptum: se il centravanti argentino invece approderà in qualche team estero, ecco Marotta e Paratici rivedranno parecchie cosette (occhio alla pista Icardi), senza dimenticare che Barbosa in arte Gabigol pare sia a un passo.

Chi al Napule (vuole il laziale Candreva che però vuole l’Inter) per il post Pipita? Milik, Icardi, Morata, Immobile (fantastici 4 che intrigano anche la Madame di Torino) e  Zaza  garbano assai.

Dulcis in fundo, orfana del talentuoso, tentacolare Pogba, la Juve a centrocampo siamo veramente sicuri che non farà ulteriori mosse?

Assolutamente no, data per scontata l’incedibilità di Bonucci (il discorso cambierebbe qualora fosse lui a chiedere di essere ceduto al Manchester City, of course), il malincomagico trainer Max Allegri, oltre a riportare a centrocampo, a tempo pieno, l’universale Asamoah, beh non disegnerebbe allenare uno tra Sissoko, Witsel, Biglia, Kroos, Diawara, Fellaini, Mascherano, Donsah o Isco.

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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